I residenti di Parco Bove: “Viviamo in condizioni insostenibili, facciano in fretta. Perché i lavori dei nuovi alloggi sono fermi?”

comune brindisi

BRINDISI – “Vorrei capire se l’Assessore Borri è al corrente delle condizioni in cui si vive a Parco Bove. Gli chiedo di venirci a trovare o di ricevere una nostra delegazione per confrontarci: questo è il momento di intervenire perché noi non sappiamo nemmeno in che condizioni ci troveremo il prossimo inverno. Viviamo con il patema che da un momento all’altro possa cadere un solaio, ci sono persone affette da malattie gravi: gli sforzi devono essere concentrati innanzitutto a eliminare queste condizioni di disagio e di pericolo. L’Assessore parla di approfondimenti burocratici, ma perché non si approfondisce anche lo stato di avanzamento dei lavori riguardanti i nuovi alloggi, che da un po’ di tempo sono fermi?”.

C’è esasperazione nelle parole di Danilo Reho, che ha contattato la nostra redazione in rappresentanza degli abitanti di Parco Bove per chiedere all’Assessore Borri ed all’Amministrazione tutta di svolgere gli adempimenti del caso ma senza perdere tempo, perché la condizione nella quale continuano a vivere è insostenibile.

Riguardo il limite massimo del 25% imposto dalla normativa per l’occupazione dei nuovi alloggi da parte degli attuali residenti di Parco Bove, che significherebbe il diritto al trasferimento di una sola parte degli stessi, Reho aggiunge: “Sia ben chiaro un altro aspetto: non esiste che solo 13 famiglie potranno usufruire dei nuovi alloggi. I problemi devono risolverli il Comune e la Regione, non possiamo andarci di mezzo noi”.

In realtà, però, lo status di molti residenti di Parco Bove potrebbe portarli ad ottenere punteggi alti nel prossimo bando di assegnazione degli appartamenti, in quanto molti di essi rientrano nelle fasce privilegiate rappresentate da over 65, giovani coppie e famiglie con disabili a carico. Per coloro che dovessero rimanere fuori, invece, bisognerà trovare una soluzione.

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