Giovedì 27 dicembre ore 20,30 nella Chiesa del Cristo “I suoni della devozione”

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BRINDISI – E’ il quarto concerto della rassegna internazionale nelle chiese dell’arcidiocesi di Brindisi de I suoni della Devozione. L’evento che ha riscosso un notevole successo di pubblico  per la qualità delle sue proposte, realizzato nell’ambito della programmazione del Natale affidata alla Fondazione Nuovo Teatro Verdi  è organizzata dall’associazione culturale Adriatic Music Culture, con la direzione artistica di Roberto Caroppo, il patrocinio dell’Arcidiocesi di Brindisi-Ostuni e con il sostegno di Enel, STP, Brindisi e privati ha lo scopo di far conoscere, valorizzare e riscoprire il patrimonio artistico, culturale e religioso della città utilizzando come palcoscenico le sue  chiese più importanti.

Raffaele Tiseo, violinista, una importante presenza al Barocco Festival del maestro Cosimo Prontera torna a Brindisi nelle vesti di musicista popolare per I suoni della Devozione col gruppo dei Sancto Janne che presenta un nuovo progetto live dal titolo Si vo’ Dio, nel quale il gruppo, oltre a proporre alcune ballate in cui il protagonista principale è il territorio da cui la band proviene – il Sannio beneventano – (Caudariello, Nuje ca nun stamme vicino ‘o mare, Valani, Paese iastemmato, Nun te ricuordi), eseguirà, per la prima volta, alcuni canti devozionali che fanno parte della ricca cultura popolare campana. In scaletta, infatti, troveranno posto, tra gli altri, i brani A Muntevergine, intonato dai fedeli in occasione del pellegrinaggio al santuario della Madonna nera (Mamma schiavona) in provincia di Avellino, Quanno nascette ninno, il celebre canto natalizio scritto da Sant’Alfonso Maria de’ Liguori e La leggenda del lupino, brano anche questo facente parte del vasto repertorio tradizionale natalizio in lingua napoletana ma rielaborato da Roberto de Simone e reso celebre da Concetta Barra.

Fanno parte, invece, della tradizione popolare sannita diversi brani proposti tra cui Se sposta Maria, eseguito in occasione dei riti penitenziali settennali di Guardia Sanframondi e Recorrimo allo sepolcro, un’antica lauda in dialetto che viene intonata ancora oggi il giovedì santo nella chiesa parrocchiale di Buonalbergo.

In scaletta, poi, anche diverse composizioni originali del gruppo tra cui O Signor per cortesia, rielaborazione in dialetto dell’omonima lauda di Jacopone da Todi, Uno ‘n pont’ a’ luna, preghiera laica contro le guerre e con inserti registrati di Canto Beneventano (antesignano del Canto Gregoriano) ed infine Si vo’ Dio, la canzone che da proprio il titolo al progetto, una struggente invocazione al Signore da parte di una mamma disperata per le sorti del figlio, brano che ha fatto parte della colonna sonora dello spettacolo teatrale Valani, messo in scena dai Sancto Ianne e dalla Solot – Compagnia stabile di Benevento.

La location ideale dove rappresentare questo spettacolo è naturalmente una chiesa, in cui la scenografia e l’amplificazione saranno ovviamente ridotte ai minimi termini in modo da poter ricreare, il più possibile, un’atmosfera suggestiva, intima ed assolutamente evocativa.

Gli strumenti utilizzati e la voce di Gianni Principe risuonano senza filtri, rendendo, così, la musica eseguita ancora più affascinante perché libera, cioè, da tutto ciò che può renderla, in qualche modo, artefatta.

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