Gatta ‘libera’, con gattini in grembo da due giorni ed uno incastrato, rischia di morire di setticemia

Una cittadina con grave patologia degenerativa e difficoltà a deambulare chiede aiuto – come da norma- alla locale polizia affinché una Gatta libera potesse ricevere le dovute cure dai veterinari ufficiali.

La polizia Locale in riferimento  all’art.3 del DPR 31 Marzo 79 -“spetta al Sindaco, attraverso i propri organi, la vigilanza sull’osservanza delle leggi e dei regolamenti generali e locali relativi alla protezione degli animali e alla difesa del patrimonio zootecnico- solitamente richiede l’intervento del servizio veterinario Asl per gli adempimenti sanitari.

La signora S.B. , abitante al quartiere S.Elia, piazza Giotto, che si prende cura di qualche gatto dimenticato della zona,  nel chiedere aiuto per una gatta europea libera sull’habitat a rischio morte per setticemia ha ricevuto in risposta di farsi personalmente carico del gatto, prelevarlo,  e condurlo da un veterinario libero professionista.
La Signora fra l’altro era sotto flebo nel suo tentativo di richiesta d’aiuto, ma – stando a quanto ci riferisce – in nessun modo, neanche con il sollecito delle locali Associazioni sono intervenuti .
La signora racconta che la Polizia Locale, dopo aver consultato il servizio veterinario dell’Asl- SIAV A, ha ricevuto tali disposizione perché il Comune non è operativo sui felini….sta di fatto che  la donna è stata lasciata sola nel gestire una situazione non di sua Competenza.
Le Associazioni coinvolte nella richiesta si sono sentite rispondere medesima cosa, con l’aggravante – dicono – di un telefono chiuso in faccia.
Solo grazie all’intervento di Guardia dell’Ambiente Brindisi la gatta è stata soccorsa con non poche difficoltà – sporca di sangue e con forte odore di putrefazione – riferiscono i volontari.
La Signora , aiutata da terzi, non essendo in grado di deambulare, avrebbe poi provveduto ad assicurarla alle cure di veterinari privati presentando la parcella al comune come i indicatole dalla polizia locale.

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