L’ennesima “morte bianca”. Un fenomeno tutt’altro che nuovo che, nel più ampio contesto della salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro, deve essere continuamente affrontato, affinché diventi un argomento prioritario per la politica e le istituzioni locali. In un tessuto produttivo come quello pugliese, colpito molto più duramente dalla crisi economica nazionale e dalla disoccupazione, nel 2017 gli infortuni sul lavoro in Puglia sono stati oltre 30mila, più di 80 al giorno, con un trend in aumento nel 2018. Il lavoro, su cui si fonda la Repubblica italiana secondo la Costituzione, deve essere fattore di benessere e di sviluppo, non può rivelarsi causa di sofferenze per i lavoratori e le loro famiglie. I lavoratori non possono e non devono essere immolati sull’altare della produzione e dei costi da ottimizzare. E’ arrivato il momento di riportare al centro il valore della dignità umana e il luogo di lavoro deve tornare a essere occasione di vita e crescita, non fabbrica di morti, di vedove e di orfani. La politica, l’industria e i sindacati devono raggiungere uniti un obiettivo comune: la tutela di chi lavora. Nelle fabbriche, nei campi, nell’edilizia, nel mare. Ovunque.
Avv. Salvatore Fuggiano
Coordinatore provinciale IDEA Popolo e libertà
