Francavilla Fontana, La morte di un pino secolare: “Sia verificata la causa”

È purtroppo seccato, (praticamente è morto) uno tra gli alberi più vecchi di Francavilla. Parliamo di uno dei alberi di pino domestico (Pīnŭs pīnea) che costeggia il viale d’ingresso ad una storica villa borghese del secolo scorso che si trova sulla provinciale n. 56 che collega Francavilla ad Oria, in prossimità dello svincolo della tangenziale Est di Francavilla (St. Prov. n. 55). Quella tangenziale collega l’area SudEst della Puglia verso la Strada Statale n. 7 Taranto- Brindisi e quindi verso il sistema autostradale nazionale. Sicuramente, data la sua collocazione, quasi tutti i Francavillesi, e certamente qualche migliaio di turisti diretti nelle note località balneari del Salento hanno visto questo pino (come l’intero filare) almeno una volta nella loro vita.

Questo pino assieme ai “fratelli” che compongono il viale da almeno 150/200 anni, sono parte integrante e fondamentale del paesaggio di quel tratto di strada che come è evidente, è ed è stato punto di riferimento stradale da secoli, per non dire millenni. E’ altamente probabile che da quest’area passasse il tratto dell’antica via “Appia” che scendendo da Taranto andava verso Brindisi, passando da “Uria” (Il nome antico di Oria), proseguendo verso il presidio messapico attualmente denominato “Muro Tenete” (tra Mesagne e Latiano) per terminare alle colonne del porto interno di Brindisi.

Questo post oltre che una sorta di commemorazione di questo pino che è stato testimone della storia francavillese, almeno dell’ultimo secolo, è anche un tentativo di sensibilizzare la pubblica amministrazione e i privati interessati ad intervenire per verificare se questa disseccamento non sia dovuto a cause diciamo naturali (si consideri che un pino domestico vive intono ai 200/250 anni) ma sia dovuto all’azione di quale che insetto infestante tipo la cocciniglia (Matsucoccus feytaudi) che causa il dissecamento del pino domestico detto anche pino italico. In questo caso è necessario intervenire per scongiurare che anche gli altri meravigliosi pini del viale possano rischiare, a breve, il disseccamento quindi la morte degli stessi.

Confido nella buona volontà e nella fattiva azione di chi di dovere possa (direi anche debba) intervenire.

Angelo Camassa

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