BARI – Domani, martedì  4 Luglio, presso l’Hotel Excelsior di Bari (via G. Petroni), alle 9.30 il Prof Forastiere presenterà i risultati dell’indagine epidemiologica nell’area a rischio di Brindisi.
“Ci arriviamo dopo quasi 6 anni  – scrive Riccardo Rossi di Brindisi Bene Comune – da quel Settembre del 2011, da quella campagna lanciata da Brindisi Bene Comune che raccolse 10.220 firme per chiedere un indagine epidemiologica, per chiedere Verità e Giustizia.
Martedì saremo a Bari per chiedere che quei dati e risultati non finiscano in un cassetto ma siano alla base di decisioni importanti. Quella conta di morti e malati non può più continuare”.

E ci sarà anche il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, alla presentazione ufficiale dei risultati dello Studio di coorte sugli effetti delle esposizioni ambientali sulla mortalità e morbosità della popolazione residente a Brindisi e nei comuni limitrofi.

Oltre a Emiliano interverranno il Commissario Straordinario dell’AReS Giovanni Gorgoni, il direttore generale di ARPA Puglia Vito Bruno, il direttore generale dell’ASL di Brindisi Giuseppe Pasqualone, i ricercatori del Dipartimento Epidemiologia del Lazio Francesco Forastiere e Carla Ancona e i componenti del gruppo di lavoro multidisciplinare che ha collaborato allo studio. Lo studio è stato promosso dalla Regione Puglia nell’ambito delle attività del Centro Salute Ambiente ed è stato coordinato dal Dipartimento di Epidemiologia del SSR della Regione Lazio, in collaborazione con AReS Puglia, ARPA Puglia e la ASL di Brindisi. Il rapporto illustra i risultati dell’indagine epidemiologica condotta per valutare l’effetto cronico delle esposizioni agli inquinanti emessi dalle centrali termoelettriche e dal polo petrolchimico sulla mortalità/morbosità e sull’incidenza tumorale della popolazione residente.

 Lo studio riguarda di 223.934 persone residenti nei comuni di Brindisi, Carovigno, Cellino San Marco, Mesagne, San Pietro Vernotico, San Vito dei Normanni e Torchiarolo che sono state seguite nel periodo compreso tra il 1 Gennaio 2000 ed il 31 Dicembre 2013. Gli effetti delle esposizioni ambientali sono stati studiati utilizzando un approccio analogo a quello seguito nello studio di Taranto presentato lo scorso ottobre, per valutare l’associazione tra l’esposizione agli inquinanti industriali nell’area, ricostruita a partire dal 1991, e l’effetto sulla salute della popolazione.

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