“La situazione nel Brindisino non è che sia delle migliori. Basti pensare al piano di riordino ospedaliero attuato dal Governatore del PD Emiliano, contestato dai suoi stessi alleati di maggioranza: vedi chiusura Ospedali Mesagne, San Pietro Vernotico e Fasano, strutture ridimensionate in ospedali di Comunità”.

Lo scrive, in una nota, Nico Tieni (Forza Italia… che prosegue: “Tutto questo mi (e vi) farebbe pensare ad un potenziamento dei servizi dei vari ambulatori, ma nulla di tutto ciò. Dati ufficiali pubblicati sul Nuovo Quotidiano di Puglia evidenziano che per una mammografia si aspetta circa un anno, per un eco addome 3/4 mesi, alla faccia della prevenzione e dei tagli fatti: per potenziare cosa? Ma arrivo al dunque: il mio amico Massimo D’Apolito sta vivendo una situazione non delle migliori: e non mi riferisco a quella economica nè alla disabilità del figlio, ma al mal funzionamento di alcuni servizi domiciliari, considerato che lui rappresenta numerose famiglie di disabili nella gestione di alcune burocrazie che ogni giorno devono affrontare queste povere persone affette da gravi patologie”.

Queste sono le parole di D’Apolito e delle famiglie che purtroppo vivono questo disagio giornalmente: “Il Distretto di Mesagne, su disposizioni regionali, ha tagliato l’Assistenza domiciliare del tutto arbitrariamente, senza tenere in considerazione la gravità dei pazienti stessi. Tutto questo sta creando forti disagi per molte famiglie del Brindisino. La cosa grave e che più mi rattrista è che un Dirigente del servizio ha detto testualmente che ‘in 60 minuti si riesce a lavare anche un cavallo’. Non si riesce a trovare giustificazione a queste affermazioni riferite ad una famiglia che accudisce un disabile”.

“Io – dice Nico Tieni – spero solo che il mio amico Massimo e le famiglie coinvolte possano presto ritrovare la serenità, ma che, soprattutto, venga ripristinato il servizio e le ore a loro dedicate. Chiedo anche alle autorità competenti e a i vertici Asl ed della Regione che si adoperino a fare chiarezza su ciò che sta accadendo nel sistema di assistenza domiciliare”.

 

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