La realtà è sotto gli occhi di tutti. In questi giorni in tutte le case dei brindisini stanno arrivando le cartelle della TARI e tutti si stanno accorgendo delle esose richieste per un servizio che ai Brindisini potrebbe costare molto di meno se solo si adottassero le corrette politiche di programmazione e gestione del ciclo dei rifiuti.

Questa è una questione che però non può prescindere dalle decisioni regionali in merito che, fin ora hanno sempre penalizzato la nostra città. In particolare sul costo del servizio influisce pesantemente la voce dello smaltimento che, per i rifiuti prodotti in città, ha un costo di 200 euro a tonnellata in quanto essi vengono trasportati e trattati altrove.

Il Comune di Brindisi è proprietario di tre impianti di trattamento e smaltimento al momento inattivi e su cui, nonostante le ripetute sollecitazioni, il Piano Regionale dei Rifiuti non prevede alcun tipo di finanziamento atto alla loro riattivazione.

Questa è una chiara volontà politica della Regione Puglia nella persona del suo Presidente che, anche su questa vicenda, penalizza la nostra città e l’intero indotto a favore di altre realtà.

La nostra visione è quella di impianti di trattamento e smaltimento pubblici che possano costituire una fonte di introito per la cittàe il conseguente ridimensionamento dei costi del servizio e l’abbassamento delle tariffe TARI per la cittadinanza che, evidentemente, confligge con qualche progetto privato che vuole realizzare a Brindisi impianti di smaltimento sotto mentite spoglie.

La nostra visione è quella di una Brindisi turistica che, grazie alla sua Storia, ai suoi musei e reperti, attraverso il suo porto ed aeroporto accolga visitatori e diventi la Porta del Salento.

Ci dica chiaramente il Presidente Emiliano cosa vuole fare a Brindisi e, al di là delle belle parole e dell’opposizione di facciata, ci dica il candidato sindaco Rossi come intende contrastare con i fatti la chiara volontà politica del PD Regionale diaffossare definitivamente Brindisi.

La posizione del PD locale (ammesso sia reale) sbandierata dal candidato Rossi, purtroppo, credo, che nulla conti sui tavoli in cui certe decisioni vengono assunte dai vertici regionali e nazionali del partito ex comunista. Prova ne è la posizione assunta dai Consiglieri Regionali del PD sulle scellerate decisioni in materia di sanità e ambiente che riguardavano il nostro Territorio.

Nessuno crede più alla favoletta del “PD cattivo” alla Regione e del “PD buono” a Brindisi che ci racconta il candidato Rossi..sono la stessa identica cosa!!!

Se vincesse Rossi il PD avrebbe in Consiglio 9 consiglieri e, manuale Cencelli alla mano, avrebbe in Giunta il Vice Sindaco e 3 assessori del PD e, almeno, 3 ruoli importanti negli enti di secondo grado.

Oltre che ad alcuni volti molto noti il gruppo consiliare del PD sarà politicamente gestito da un segretario regionale e provinciale che rispondono, politicamente, al presidente della Regione Michele Emiliano e, per la proprietà transitiva è facile affermare che il Sindaco Rossi sarà politicamente succube di Michele Emiliano.

La loro visione di Brindisi è chiara: pattumiera della Puglia e d’Italia, dove far arrivare la TAP distruggendo il turismo con il depotenziamento dell’aeroporto a favore di Grottaglie del porto a favore di Bari.

Emiliano sarà il mandante e il Riccardo Rossi sarà l’esecutore materiale di questo nefasto disegno che vuole la MORTE della CITTA’, pena la sua immediata defenestrazione attraverso il voto negativo in Consiglio alla prima discussione utile sul Bilancio o Rendiconto.

Ha ragione il candidato Rossi, il 24 giugno, la vera scelta non è tra CAVALERA e ROSSI ma tra BRINDISI e BARI, tra lo SVILUPPO e la REGRESSIONE… SVEGLIA BRINDISI, cambiamola veramente stà BRUTTA STORIA!

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