BRINDISI – L’iniziativa fa parte della ‘Giornata dei Teatri Aperti’, promossa dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo.

Il Teatro Verdi di Brindisi partecipa alla ‘Giornata dei Teatri Aperti’ di sabato 22 ottobre. L’iniziativa scaturisce da un accordo tra la direzione generale per lo spettacolo dal vivo e Agis per coinvolgere l’insieme delle realtà nazionali pubbliche e private, tra cui i teatri stabili, di tradizione e le fondazioni. L’appuntamento prevede un programma speciale di visite guidate all’interno del teatro brindisino, realizzate dal direttore artistico Carmelo Grassi, che aprirà le porte a chi desidera scoprirlo: così il palcoscenico, i camerini e altri ambienti generalmente inaccessibili al pubblico, diventano le tappe di un sorprendente percorso dietro le quinte.

Le visite si articolano in tre turni di un’ora, dalle 18:00 alle 21:00 lungo l’itinerario, all’inizio e alla fine dell’inedito tour saranno proposte alcune performance teatrali e artistiche dal vivo a cura di Luigi D’Elia (Cooperativa Thalassia), Sara Bevilacqua (Meridiani Perduti), Genny Ribezzo (Teatro Kopò), Marcantonio Gallo (TeatroDellePietre) e Maurizio Ciccolella (Scuola d’arte drammatica Talìa).

L’ingresso è gratuito salvo prenotazione e indicazione del turno visita (ore 18:00, 19:00 o 20:00) al numero del botteghino del Teatro Verdi (0831 562 554) dal lunedì al venerdì dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 16.30 alle 19:00.

“Sono diecimila gli spettatori che hanno partecipato alla scorsa stagione – ha detto Carmelo Grassi – ma pochi di loro hanno avuto l’occasione di visitare i luoghi nascosti del teatro e di scoprire le diverse professionalità che contribuiscono alla messa in scena di uno spettacolo.carmelo-grassi Il 22 ottobre grandi e piccoli avranno la possibilità di entrare nel cuore di una macchina teatrale che ha ospitato e continua a ospitare le firme più autorevoli della scena nazionale e internazionale. È senz’altro un modo per avvicinare la gente al teatro, per accorciare distanze preconcette e ribadire che il teatro è per la città un valore unico, insostituibile, un fattore identitario che rafforza l’idea stessa di città come collettività, insieme di persone che condividono uno stesso luogo in uno stesso tempo. Questa volta l’idea è venuta dal Ministero: in ogni caso saremo ben contenti di riproporre l’esperienza in altre occasioni”.

Redazione

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