“Tanto tuonò che piovve!”. E’ quanto scrivono il commissario cittadino di Fratelli d’Italia Brindisi, Cesare MEVOLI, ed il capogruppo al consiglio comunale Massimiliano OGGIANO. “La notizia circolava da settimane: i contrasti tra i fedelissimi di Rossi, BBC, e il PD a sua volta spaccato in due tronconi, hanno costretto Riccardo Rossi ad azzerare la Giunta comunale. Non è stato possibile continuare oltre, il Sindaco, e gli Assessori, hanno dovuto cedere alle pressioni dei partiti, e di qualche consigliere aspirante Assessore. Il tutto, in perfetto stile politichese da prima Repubblica”, proseguono. “Ai brindisini le chiacchiere non servono, e non sono bastati in questi due anni e mezzo gli interventi “a spot”, mentre non solo non si è “cambiata la Storia “, come pomposamente ci veniva prospettato in campagna elettorale, ma si sono accumulati tanti di quei ritardi che è davvero giunto il momento di dire basta. Tutta la città versa in condizioni spaventose, il PUG è fermo nei cassetti, mentre centinaia di famiglie di Muscia, Torre Rossa, Schiavoni, Gianbattista, dopo 30 anni ancora vengono vessate con richieste assurde di demolizione e con tasse e balzelli esosissimi, la costa resta in grave degrado, non si registrano iniziative degne di nota in nessun campo, siamo esclusi puntualmente da finanziamenti nazionali e regionali, ma nel frattempo si è riusciti a bloccare gli investimenti nel porto, e ad accendere contenziosi con la grande impresa, in nome di una visione vetero ambientalista che fatica a coniugare il sacrosanto rispetto per l’ambiente con l’altrettanto indispensabile sviluppo, fonte di ricchezza e di benessere per i cittadini. Noi non abbiamo sfere di cristallo, ma sappiamo già come andrà a finire: qualche consigliere che spinge troverà soddisfazione con un posto in giunta, assieme a qualche segretario di partito che vuol “dirigere” dall’interno, dopo aver fatto bello e cattivo tempo stando fuori, ma è evidente che questo servirà solo a vivacchiare sino alla scadenza del mandato: Brindisi è e resterà in stato semicomatoso, mentre gli altri danzano attorno alle poltrone. Pertanto chiediamo a Riccardo ROSSI di prendere atto del suo fallimento, e con uno scatto di dignità rendere un grande servizio a questa città, che non è la sua ma che dice di amare: rimetta il mandato nelle mani degli elettori, anche nella consapevolezza che la sua elezione fu dovuta ad una serie di circostanze che gli hanno consentito con una assoluta minoranza di voti di poter governare sino ad oggi, minoranza che nel corso del mandato si è ancor più sfilacciata e assottigliata, facendo di Rossi un sindaco avulso dal contesto cittadino: lo dimostrano le migliaia di firme che stiamo raccogliendo in questi giorni. L’azzeramento è la plastica dimostrazione del fallimento, suo e dei collaboratori che si è scelto. Nulla di personale: Brindisi merita di più.