Coronavirus in Puglia: oggi, 27 agosto, 47 contagi. Quattro nel Brindisino: le dichiarazioni del Dg Asl Pasqualone

ospedale brindisi

Il presidente della Regione Puglia, sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi giovedì 27 agosto 2020 in Puglia, sono stati registrati 3.161 test per l’infezione da Covid-19 coronavirus e sono stati registrati 47 casi positivi: 27 in provincia di Bari, 1 nella provincia BAT, 4 in provincia di Brindisi, 10 in provincia di Foggia, 2 in provincia di Lecce, 2 in provincia di Taranto, 1 residente fuori regione.

E’ stato registrato un decesso, in provincia di Bari.

Dall’inizio dell’emergenza sono stati effettuati 294.426 test.

4.024 sono i pazienti guariti.

637 sono i casi attualmente positivi.

Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 5.217, così suddivisi:

1.745 nella Provincia di Bari;

423 nella Provincia di Bat;

702 nella Provincia di Brindisi;

1.337 nella Provincia di Foggia;

664 nella Provincia di Lecce;

304 nella Provincia di Taranto;

39  attribuiti a residenti fuori regione;

3 provincia di residenza non nota.

I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l’acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.

Dichiarazione del Dg Asl Brindisi, Giuseppe Pasqualone:

“Dei 4 positivi registrati oggi, 3 sono contatti stretti di un caso già accertato e il quarto è un cittadino albanese rientrato in Puglia”.

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1 COMMENTO

  1. quel barese direttore generale della ASL di Brindisi, riconfermato ancora una volta nell’incarico dal barese Governatore Emiliano, farebbe bene a stare zitto avendo dimostrato ampiamente la capacità a determinare lo sfascio nel settore sanitario dell’intera provincia brindisina. Ha mai fatto quel direttore una verifica “de Visu” dei Reparti del Nosocomio Perrino? Avrebbe trovato e trova ancora la risoluzione a diversi problemi come, per esempio, la mancanza di qualche medico o la diversa turnazione al servizio di pronto soccorso o la diversa utilizzazione del personale infermieristico occupato in alcune divisioni. Ma vogliamo parlare di soggetto, che ha dato prova di incapacità a risolvere un modesto problema organizzativo, facendo registrare per una visita specialistica la fissazione della data dopo un anno e sei mesi dalla richiesta del medico curante e con esito diagnostico in breve tempo nel giorno stabilito? No certamente nella certezza che ben presto e con diversa responsabilità gestionale il settore sanitario potrà assumere un nuovo ruolo rispetto a quello mortificante di oggi.
    Brindisi, 28/08/2020 Franco Leoci

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