Chi controlla gli alimenti che portiamo a tavola? A Brindisi ispezioni anche sui tir in arrivo nel porto

BRINDISI – Chi controlla l’origine e la qualità degli alimenti che portiamo a tavola? Per dare una risposta a questa domanda ci siamo recati a Costa Morena, dove Cesare Mevoli, che svolge funzioni d’ispezione, ci ha spiegato il lavoro effettuato dal corpo di polizia addetto alla repressione delle frodi alimentari. Tale organo dipende dal Ministero delle Politiche Agricole e segue tutta la filiera degli alimenti, dai luoghi di produzione fino ai supermercati. L’Ufficio territoriale ha la sua sede principale a Bari; gli operatori di Brindisi, però, si interfacciano con la sede distaccata di Lecce.

La qualità degli alimenti che portiamo a tavola nella nostra provincia, a sentire Mevoli, si può definire buona. Le sanzioni che vengono elevate ai produttori, infatti, ineriscono soprattutto la sfera amministrativa e quindi vizi procedurali: uno per tutti riguarda l’apposizione di etichette errate.

E’ interessante sottolineare come, dal 2016, grazie ad un protocollo d’intesa compulsato dal Ministero delle Politiche Agricole e siglato dalle Capitanerie di porto e dagli Uffici di repressione delle frodi alimentari, vengono effettuati controlli sui prodotti trasportati dai tir provenenti dalla Grecia, quali olio, vino, aceto ed ortofrutta.

I campioni prelevati vengono poi spediti nel centro di analisi di Salerno, che verifica la qualità e la corrispondenza dei prodotti alle indicazioni fornite dai produttori greci e dell’Unione Europea in generale.

L’importanza di tali ispezioni consta nella prevenzione di pratiche scorrette, quali possono essere, ad esempio, le frodi sull’origine dell’olio di produzione greca, che potrebbe essere millantato come di origine italiana al momento della rivendita.

Tuttavia i controlli non possono che essere effettuati a campione, data l’esiguità della pianta organica (nell’Ufficio salentino non si effettuano assunzioni dal 2004) e l’indisponibilità di mezzi efficienti.

Ciononostante, grazie al lavoro svolto da questo corpo di polizia possiamo sedere a tavola con sufficiente tranquillità, fermo restando che i controlli, in un mondo votato alla globalizzazione spinta, non sono mai troppi.

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