Centro Covid post acuti Cisternino, Amati: “Lavori quasi conclusi. I record si possono raggiungere pure al Sud e con una grande squadra”

“Dopo quattro giorni dall’avvio, sono quasi conclusi i lavori per l’allestimento del primo padiglione per pazienti post acuti Covid-19 di Cisternino. Si lavora senza sosta, bene e in fretta, occupandosi dell’esigenza di oggi ma pensando a dopo, cioè al riutilizzo utile della struttura. Un gesto di prudenza, previdenza e gestione razionale dei fondi pubblici, per un record che si può raggiungere pure al sud. Il centro sarà allocato in una struttura nuovissima, disporrà a regime di 24 posti complessivi e verrà dislocato su due piani. Ecco il risultato di una proficua ed efficiente collaborazione tra Regione Puglia, Comune di Cisternino, ASL Brindisi e diversi enti con svariate competenze”.
Lo comunica il Consigliere regionale Fabiano Amati, presidente della Commissione regionale bilancio.
“Il cantiere è ormai alla stretta finale: ieri è stata completata la sistemazione esterna compresa d’illuminazione, mentre oggi si continua con ulteriori lavori di dettaglio e di arredo, comprese le strumentazioni medicali. Sono state avviate anche le pulizie generali, a opera dei dipendenti di Sanitaservise, mentre risultano completati i lavori di potenziamento elettrico da parte di Enel distribuzione e di sistemazione idraulico-fognaria da parte di Acquedotto Pugliese. E nel frattempo – prosegue Amati – i dirigenti e i funzionari della Asl e del Comune stanno mettendo in ordine tutte le carte, sotto la supervisione sempre collaborativa ed esperta dei Vigili del fuoco di Brindisi. Nell’arco di sette giorni, come da programma, speriamo dunque di poter disporre dell’opera destinata ad accogliere i pazienti post acuti Covid-19; è prevista l’attivazione di un primo modulo da 12 posti e l’attivazione di un altro modulo, sempre da 12 posti, entro i sette giorni successivi”.
“I visionari sono coloro che agiscono secondo prudenza, soprattutto quando c’è di mezzo la salute. Questo progetto – conclude – è la dimostrazione che adoperarsi per il futuro significa prendersi cura del bisogno dell’attualità pensando a chi avrà bisogno domani. Grazie agli operai e ai tecnici delle imprese impegnate al cantiere: edile, stradale, impiantistica, lavorazione ferro, idrauliche ed elettriche. Una grande squadra, non c’è che dire”.

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