Prima Legge di Murphy: “Se qualcosa può andar male, lo farà”. L’introduzione di questo mio articolo, che generalmente è a commento della partita giocata la domenica precedente, non può non riguardare la delicata e confusa situazione societaria del Brindisi F.C., tanto critica da porre in secondo piano l’aspetto calcistico pur sempre importante. L’esito del match contro il Grumentum era rilevante tanto per la classifica, quanto per il morale dei giocatori che stanno vivendo in prima persona questo stato di totale incertezza societaria, con le relative conseguenze. Il pareggio per 1 a 1 è sicuramente un buon risultato, viste le difficoltà ambientali e permette ai ragazzi di mister Ciullo di fare un altro piccolo passo verso la quota salvezza. Tornando alle questioni dirigenziali è ormai evidente che in seno a essa ci sia un clima di guerra totale, un tutti contro tutti che sta portando al collasso la società, il tecnico con i giocatori, e i tifosi. La società, che con le sue due diverse identità continuano giornalmente a scaricarsi addosso accuse d’inadempienze economiche e scarsa presenza attiva. Il tecnico, che nella conferenza stampa del venerdì ha rivolto pesanti critiche contro i dirigenti accusandoli di averlo preso per il c…o, promettendogli tre nuovi giocatori mai arrivati, e mettendolo in difficoltà con lo spogliatoio per l’assenza di uno staff sanitario e di un team manager capace di risolvere i quotidiani problemi dei ragazzi. Infine i tifosi, che da spettatori sono costretti ad assistere a questo indegno spettacolo che mette in pericolo ciò che a loro sta più a cuore, la salvezza della categoria, e li induce giustamente a criticare ma anche a schierarsi, cosa che forse sarebbe meglio non fare. Sia detto con chiarezza, in questa situazione non c’è nessuno che è completamente colpevole oppure del tutto innocente. Ognuno faccia la sua brava autocritica e pensi che in gioco non c’è solo la salvaguardia della serie D ma soprattutto l’affidabilità di Brindisi come realtà calcistica capace, quando è compatta, di risultati di assoluto prestigio.
