Antonino (PRI): “Dal ‘metodo BOFFO’ al ‘metodo ROSSI'”

Gabriele Antonino

Qualcuno ricorderà il caso del direttore dell’Avvenire Dino BOFFO, giornalista messo alla berlina per aver osato rivolgere critiche all’allora Presidente del Consiglio Silvio BERLUSCONI.

Da allora l’espressione “metodo BOFFO” è sinonimo dell’utilizzo della denigrazione a mezzo stampa degli avversari.

Ci sembra di poter dire che il Sindaco Rossi adotti gli stessi strumenti per denigrare ed escludere dal confronto democratico quanti dissentono dalla sue idee e dai suoi provvedimenti

Ieri il Presidente ed il Direttore di Confindustria.

Oggi il Segretario Provinciale della FEMCA CISL Emiliano GIANNOCCARO, reo di aver espresso critiche sull’operato del Sindaco a proposito della vicenda VERSALIS.

Il metodo è lo stesso: utilizzare gli Organi di informazione, costretti loro malgrado a riportare le affermazioni del Sindaco, per isolare ed escludere dai tavoli di confronto quanti esprimono dubbi sulla “verità rivelata” del Primo Cittadino e dei suoi seguaci.

Una verità, a dire il vero, che è stata messa in discussione da più parti: rappresentanti del Governo, dirigenti del Ministero dell’Ambiente ed esponenti del Partito Democratico, che pure rappresenta la forza numericamente più importante tra quelle che sostengono l’Esecutivo guidato dal Sindaco Rossi.

Un metodo, del resto, che è patrimonio genetico del movimento di cui Rossi fa parte, solito a non lesinare critiche ed affermazioni gravemente ingiuriose, anche sul piano personale, nei confronti di quanti si permettono di prendere le distanze dall’operato della Giunta Municipale.

Ritenevamo, con la nostra presenza in aula in occasione del Consiglio Comunale monotematico del 27 maggio, di aver offerto una prospettiva che andasse oltre il contingente

Nel nostro ordine del giorno, approvato all’unanimità dei presenti, si rivolgeva un chiaro invito all’unità tra gli attori istituzionali e le rappresentante organizzate del mondo del lavoro e dell’impresa, capace di superare le contrapposizioni tra salute ed ambiente e salvaguardia dei livelli occupazionali per favorire una ripresa produttiva ed occupazionale nel nostro territorio.

Il nuovo modello di sviluppo, cui la città deve tendere, ha bisogno di condivisione a tutti i livelli.

La sfida che Brindisi sarà chiamata a saper cogliere con i processi di decarbonizzazione in atto non può essere vinta da “un uomo solo al comando della corsa”.

Ci auguriamo pertanto, che anche questa frattura con la FEMCA CISL ed il suo massimo rappresentante sul territorio sia rapidamente ricomposta.

Nel frattempo ad Emiliano GIANNOCCARO, di cui riconosciamo la libertà di pensiero e la serietà nel tutelare i lavoratori, va la nostra incondizionata solidarietà.

 

 

Il Capogruppo PRI

(Gabriele ANTONINO)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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