Ammonta a 4 milioni il patrimonio accumulato da Sveva Cardinale. Ecco i dettagli dell’operazione

BRINDISI – Dopo anni di indagini, grazie anche al supporto fornito dalla trasmissione “Le Iene” di Italia 1, la Guardia di Finanza ha chiuso il cerchio sulle presunte truffe orchestrate da Sveva Cardinale (all’anagrafe Paola Catanzaro) e dal marito Francesco Rizzo ai danni di gente disperata e credulona, abbindolata dalle sedicenti arti divinatorie della donna. Le indagini, coordinate dalla Procura di Brindisi, hanno portato all’emissione di un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di Paola Catanzaro (Sveva Cardinale) e del marito (la prima condotta in carcere, il secondo agli arresti domiciliari) e di altri 7 individui (perlopiù familiari dell’arrestata), anch’essi indagati per truffa.

Le indagini si sono protratte fino al maggio del 2017 e sono scattate per un duplice ordine di motivi: per la sproporzione tra il tenore di vita tenuto dalla coppia e le dichiarazioni dei redditi (di fatto inesistenti) e per le denunce sporte dalle vittime, sino ad adesso 9, ma presumibilmente destinate ad aumentare di numero, tanto che il comandante della GdF Manno ha invitato le altre presunte vittime – rimaste fino ad ora in silenzio – a denunciare i raggiri subiti.

L’ammontare dei proventi illecitamente ottenuti attraverso tali presunte condotte dolose (consistenti nel suggestionare le vittime con promesse irrealizzabili previa dazione di denaro e beni) ammonta a ben 4 milioni di euro, parte dei quali investi in attività remunerative, in viaggi e nell’acquisto di gioielli. Nell’ambito dell’operazione sono state anche sequestrate polizze vita intestate alla donna del valore di 125.000 euro.

 

LASCIA UN COMMENTO