Amministrative: ecco i possibili scenari tra rotture e primi approcci

comune brindisi

BRINDISI – Mancano ancora parecchi mesi alle prossime elezioni amministrative ma si registra già parecchio attivismo nella politica brindisina, con rotture ed assembramenti che paiono definirsi di giorno in giorno.

La complessità del quadro brindisino deriva da molteplici fattori, in primis dalla presenza di un’area di centro moderato troppo ampia e composita, costituita da anime inconciliabili che sono destinate a spacchettarsi e ad andare ognuna per la propria strada. La novità degli ultimi giorni è il movimento civico messo in piedi da Nando Marino, che assieme ad Impegno sociale, ai Coerenti per Brindisi di Luperti, ad Alternativa Popolare del coordinatore cittadino Pierri ed all’Udc costituisce un nucleo che potrebbe anche correre da solo ma che presumibilmente dovrebbe essere attratto da uno dei due poli. Forza Italia ha provato a convocare al proprio tavolo i centristi, intenta com’è a mantenere la propria matrice moderata, ma per il momento non si sono registrati esiti positivi. Le dichiarazioni rilasciate dal coordinatore cittadino di FI Ernestina Sicilia fanno immaginare una volontà di Forza Italia di svincolarsi dall’area composta dal MNS di Cesare Mevoli, dai movimenti di destra come quelli di Ciullo ed Oggiano e da Noi con Salvini di Paolo Taurino, movimenti che a loro volta si sono allontanati dal partito azzurro perché in disaccordo con il modus operandi utilizzato dal coordinatore regionale di FI Luigi Vitali. Indecifrabile invece la volontà di Fratelli d’Italia, i cui rappresentanti hanno presenziato all’inaugurazione della sede provinciale di Forza Italia ed oggi parteciperanno al tavolo convocato sempre da FI. E con il partito azzurro dovrebbe esserci anche il Partito Repubblicano di Antonino, anche se nelle settimane scorse l’ex sindaco pareva aver trovato un feeling particolare con Massimo Ciullo.

A mischiare ulteriormente le carte potrebbero essere poi Noi Centro ed i Democratici e Socialisti: entrambi i partiti, infatti, potrebbero essere interessati a dialogare con Forza Italia, tant’è che domenica mattina si sono visti anche Loiacono e Stasi, ma questo, però, escluderebbe automaticamente ogni possibilità di accordo del partito di Berlusconi con l’area centrista rappresentata da Marino & co.

Se non dovessero esserci i presupposti per un’alleanza con il centrodestra, quell’area moderata potrebbe pensare allora di volgere lo sguardo verso il Pd, ma per farlo dovrebbe presumibilmente allontanare i Coerenti per Brindisi di Luperti, notoriamente in rapporti difficili con il partito di Renzi. A meno che il tempo non abbia appianato i dissapori.

Riguardo Direzione Italia di Fitto, invece, è possibile che si possa trovare un accordo con il movimento del notaio Michele Errico: alla presentazione del suo progetto – non a caso – erano presenti molti esponenti locali del partito fittiano. Su questo asse potrebbero poi aggiungersi altri soggetti politici che hanno fatto parte della passata consiliatura, ma bisogna capire se il notaio sarà disposto ad accogliere gli stessi personaggi che non hanno saputo ripagare il credito di fiducia riposto in loro.

A sinistra, invece, la situazione pare ancora meno nitida: il circolo cittadino di Mdp, Possibile e Sinistra Italiana sono pronti a stringere un accordo, mentre per il momento resta in silenzio Riccardo Rossi. Non è un mistero che il segretario cittadino del Pd Francesco Cannalire voglia provare a stravolgere gli schemi del recente passato, coinvolgendo nel progetto politico del Pd i partiti alla propria sinistra. Il comunicato diramato nei giorni scorsi da Mdp pareva porre l’area più progressista in antitesi al partito di Renzi, ma di certo c’è che le parti si stanno “annusando” per comprendere se ci sono i presupposti per compiere un passo da considerarsi “rivoluzionario”.

Ed il Movimento 5 Stelle? Non è dato sapere: le ultime notizie riportano ad un tentativo di conciliazione tra i vari meetup, ma molto dipenderà dalle procedure legate alle certificazioni delle liste.

Andrea Pezzuto
Redazione
CONDIVIDI

1 COMMENTO

LASCIA UN COMMENTO