Alparone risponde ad Antonino

BRINDISI – Riceviamo e pubblichiamo una nota del consigliere Gianluca Alparone (Lega) indirizzata a Gabriele Antonino.

Caro Gabriele l’impulsività fa parte della tua giovane età al pari della ottima preparazione che già mostri; ed e’ con questa consapevolezza che ho interpretato il tuo comunicato. Non trovò altra spiegazione al fatto che il superfluo rilievo non sia stato sollevato privatamente e preventivamente al momento della convocazione di questo incontro che si sottolinea essere  meramente informale.

Chi lo ha pensato e proposto, ricevendone consensi unanimi circa le finalità per le quali e’ stato organizzato,  ha ritenuto opportuno – e sperando non si rilevi velleitario – che le opposizioni dovessero discutere e confrontarsi approfonditamente su tematiche sulle quali e’ a mio avviso auspicabile che ci si presenti alla data della prima riunione consiliare coesi e compatti, se ne ricorressero le condizioni…per la salvaguardia del ruolo stesso che l’opposizione deve incarnare e che ricordo a me stesso e a te essere fondamentale in regime di democrazia.

Stante la quasi certezza che le operazioni di “riconteggio” si protrarranno oltremodo, questo insegnano  le precedenti esperienze,  e’ lecito attendersi che potrebbero mancare i tempi tecnici affinché  le opposizioni possano individuare una linea comune proprio su temi importanti, alcuni dei quali  tu stesso hai sollevato e che certamente saranno all’ordine del giorno; il criterio del sorteggio integrale  degli scrutinatori ad esempio e’ un pallino che abbiamo in testa in tanti, su questo posso rassicurarti. Farne propaganda era superfluo.

Ad ogni buon conto il tuo rilievo sarà probabilmente argomento di discussione in queste ore tra gli attuali consiglieri “in pectore” caso mai fosse opportuno un rinvio di questo incontro, rinvio che però se troppo procrastinato svilirebbe ripeto a mio avviso le finalità dell’incontro stesso per le motivazioni appena accennate.

Del resto è prevedibile che, salvo non intervengano rivoluzioni post riconteggio tanto da mutare gli assetti della distribuzione dei seggi tra i partiti e i movimenti, il candidato che dovesse sostituirne eventualmente un altro conservi la stessa posizione giacche’ sarebbe espressione della stessa lista e quindi della stessa corrente di pensiero del sostituito.

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