Esprimo piena solidarietà e vicinanza alle famiglie di Parco Bove che da questa mattina manifestano in Piazza Santa Teresa nei pressi della Prefettura.
Va ricordato che sin dal suo insediamento, l’amministrazione targata Rossi ha lavorato per risolvere un problema che va avanti da oltre 50 anni, con circa 30 famiglie che vivono all’interno di una baraccopoli e costretti a combattere con amianto, umido e condizioni di vita umilianti. L’amministrazione sin da subito si è imposta per superare l’ostacolo della Legge Regionale n.10/2014 , dove la Regione prevede, in accordo con i comuni richiedenti, una quota pari al 25% per assegnazioni per esigenze particolari, tutto questo mettendo il problema Parco Bove in un piano di riqualificazione, attraverso l’abbattimento delle barrache, del quartiere Paradiso. Oggi a due mesi dall’ultimazione dei lavori degli alloggi di edilizia residenziale pubblica in via della torretta e quindi alla determinazione delle assegnazioni, iniziano i problemi, problemi che riguardano alcune famiglie che nonostante abbiano tutti i requisiti per poter sanare una situazione di occupazione abusiva, si vedono costretti a dover lasciare l’alloggio a causa di un’ ordinanza di sgombero emanata dal tribunale. Una situazione particolare che porterà molto probabilmente, nonostante lo stato di fragilità sociale di queste famiglie, a perdere i requisiti per l’assegnazione di un nuovo alloggio che aspettano ormai da diversi anni. Una storia particolare quella di Parco Bove, una storia infinita…
Alessandro ANTONINO
Capogruppo “Impegno per Brindisi”
