Adozione di impellenti tutele contrattuali in favore del personale precario Oss in forze presso l’Asl di Brindisi in concomitanza emergenza COVID-19

Esimio Presidente del Consiglio

Prof. Avv. Giuseppe Conte

Palazzo Chigi

Piazza Colonna, 370

00187 ROMA

casilli.cristian@consiglio.puglia.it

P.C. Gent.mo CONSIGLIERE REGIONALE

Dott. Cristian Casilli

Oggetto: Adozione di impellenti tutele contrattuali in favore del personale precario Oss in forze presso l’Asl di BRINDISI in concomitanza dell’emergenza sanitaria COVID-19.

Eminentissimo Presidente, consapevole dell’enorme impegno profuso in questi giorni più che concitati da parte Sua in prima persona e degli organi di Governo tutti nel fronteggiare la gravissima emergenza sanitaria relativa alla pandemia da COVID-19, la sottoscritta in veste di difensore dei dipendenti “precari” in servizio presso l’ASL di Brindisi con qualifica di  “Operatore Socio Sanitario”, categoria giuridica ed economica “Bs” assunti in virtù di contratti a tempo determinato oggetto di plurimi rinnovi, non può esimersi dal portare alla Sua attenzione la gravissima situazione in cui versano i miei assistiti ad oggi tutti impegnati in prima linea a fronteggiare al fianco di medici ed infermieri la grave emergenza sanitaria de quaprestando servizio presso l’ASL predetta evidentemente anche e soprattutto in favore di pazienti affetti da “coronavirus” in assenza non solo dei necessari presidi di sicurezza e quindi di idonei dispositivi anti-contagio, ma purtroppo anche in assenza delle più elementari garanzie contrattuali, trattandosi di personale precario che nella migliore delle ipotesi vedrà rinnovati per pochi mesi i propri contratti salvopoi rimanere privo di impiego non appena l’emergenza legata al COVID – 19 sarà passata (si auspica nel più breve tempo possibile) e tanto a motivo di una complessa situazione contrattuale che, si ritiene doveroso porre a questo punto alla Sua attenzione, atteso che sin ora le plurime sollecitazioni rivolte all’Azienda Sanitaria Locale di Brindisi sono rimasti vani.

Doveroso appare innanzitutto ricostruire la complessa vicenda contrattuale del personale precario O.S.S. per il quale in questa sede  si invocano urgenti interventi di tutela sia contrattuale sia in termini di rispetto degli standard minimi di sicurezza.

Gli operatori O.S.S. in questione ad oggi prestano la propria opera professionale in favore dell’Asl Brindisi in forza di contratti a tempo determinato sottoscritti con i predetti in quanto “estrapolati” da graduatoria formatasi in seno alla prefata Azienda Sanitaria in ragione di avviso pubblico per titoli indetto con deliberazione nr. 2359 del 06.08.2008 con la quale l’Ente bandiva ai sensi dell’art. 9 della legge nr. 207 del 20.05.1985 e ss. m. i. avviso pubblico per titoli per la formazione di graduatorie utilizzabili per il conferimento di incarichi a tempo determinato di “Operatore Socio Sanitario” con la precisazione che “le relative graduatorie potranno essere utilizzate all’occorrenza per eventuali altre esigenze organizzative e di servizio aziendali”.

I prefati contratti venivano fatti oggetto di plurime proroghe a motivo della “verificata sussistenza dei presupposti di eccezionalità e temporaneità legittimanti l’assunzione stessa”, per come espressamente richiamati negli atti d proroga de quibus in guisa tale che l’Asl Brindisi nonostante l’inesistenza di “graduatoria valida di concorso utilizzabile per il conferimento di incarichi a tempo determinato di cui all’art. 4, comma 1, del D.L.  n. 101 del 31.08.2013 converito nella legge 30.10.2013 nr. 125” (come affermato dalla stessa fra l’altro nella deliberazione nr. 2158 del 03.12.2014), stabiliva di attingere comunque dalla graduatoria dell’avviso pubblico per titoli utilizzabile per il conferimento di incarichi a tempo determinato di Operatore Socio – Sanitario approvata con deliberazione nr. 958 dell’08.04.2009 e tanto in forza delle eccezionali e prevalenti “esigenze di servizio (..) al fine di evitare interruzione di pubblico servizio ed assicurare l’erogazione dei livelli Essenziali di assistenza”.

Successivamente, richiamati gli art. 10, comma 4 – ter del D.Lgs 6.9.11 nr. 368, al quale espressamente rimanda il comma 10 dell’art. 4 del D.L. n. 101/2013 convertito nella legge nr. 125/2013 l’Asl Brindisi deliberava una serie di proroghe dei contratti di lavoro a tempo determinato di tutto il personale del Comparto Sanità alle dipendenze dell’ Azienda sanitaria Locale de qua e quindi di infermieri, O.s.s., Tecnici di laboratorio salvo altre qualifiche, come da deliberazione nr. 1647 del 19.09.18 in considerazione della necessità di garantire la costante erogazione dei servizi sanitari e il rispetto dei livelli essenziali di assistenza”.

Che siffatto meccanismo di “proroga unilaterale dei contratti” veniva nuovamente adottato  con deliberazione nr. 2266 del 21.12.18 mediante la quale, nuovamente, si decideva di prorogare fino alla data singolarmente indicata per ciascuno degli interessati la scadenza del relativo contratto, ancora una volta con riferimento a tutto il personale precario del comparto sanità e quindi evidentemente anche nei confronti degli operatori socio sanitari.

Da ultimo, ancora “al fine di superare le criticità di natura assistenziale che potrebbero determinarsi nella cessazione dei contratti in scadenza nei mesi di febbraio, marzo e aprle 2020” l’Asl Brindisi con nota prot. nr.  141 50 del 18.02.2020 disponeva la proroga dei prefati,salvo poi precisare incredibilmente con successiva nota prot. Nr. 15136 del 20.02.220 che – in assoluta discontinuità rispetto alle determinazioni precedenti – la proroga in questione avrebbe riguardato esclusivamente il “personale infermieristico, tecnico di laboratorio, tecnico di radiologia medica e tecnico della prevenzione”e quindi con esclusione del personale O.s.s. atteso che le “difficoltà di reclutamento” riguarderebbero solo i profili professionali come precisati (!).

Per l’effetto ad oggi il personale O.S.S. in servizio presso l’ASL di Brindisi è sostanzialmente l’unico a non essere stato inserito all’interno del programma di proroghe dei lavoratori del Comparto Sanità, trovandosi allo stato attuale a prestare la propria opera in forza di contratti con scadenza imminente pur essendo evidentemente piu’ di ogni   altro –  atteso il ruolo rivestito e la prossimità costantemente richiesta con i pazienti affetti da COVID -19 –  gravemente esposti al rischio di contrarre l’infezione.

A ciò si aggiunga che i miei assistiti lamentano che l’Asl nell’attingere negli anni (dal 2009 e sino a tutt’oggi) alla ridetta graduatoria approvata con deliberazione nr. 985 del 07.04.2009 integrata con successiva deliberazione nr. 3155 del 29.10.2009 ha proceduto allo scorrimento della stessa in dispregio alle disposizioni di legge, come agevolmente si confida potrà documentarsi previo necessitato accesso, così di fatto consentendo ad altri operatori O.s.s. di acquisire il requisito della continuità del servizio dei 36 mesi con conseguente trasformazione del rapporto di lavoro a tempo indeterminato e con pregiudizio degli operatori in oggetto emarginati tra l’altro per “perdita di chance” in guisa tale che dal mancato corretto scorrimento della graduatoria ne è derivata per i miei assistiti o.s.s. l’impossibilità di maturare il c.d. requisito dei 36 mesi anche non continuativi che avrebbe loro consentito la maturazione del diritto alla trasformazione del rapporto a tempo indeterminato, fra l’altro escludendoli anche dal programma di stabilizzazione dei precari di cui alla “legge Madia” come successivamente emendata e prorogata con la previsione secondo cui “Allo scopo di fronteggiare la grave carenza di personale e superare il precariato, nonché per garantire la continuità nell’erogazione dei livelli essenziali di assistenza, per il personale medico, tecnico-professionale e infermieristico, dirigenziale e non del Servizio sanitario nazionale, le disposizioni di cui ai commi 1 e 2 si applicano fino al 31 dicembre 2022”.

Il contegno dell’ASL BRINDISI, e in particolare la mancata proroga dei contratti in scadenza del personale precario O.S.S. si è posto inoltre in assoluta discontinuità rispetto alle iniziative intraprese dalle altre Aziende Sanitarie Pugliesi, le quali proprio in ragione dell’emergenza sanitaria legata al COVID 19 a tutt’oggi stanno disponendo la proroga di tutti i contratti in scadenza del personale precario del comparto sanitario, nessuno escluso, COMPRESI I CONTRATTI DEGLI OPERATORI SOCIO SANITARI, come nel caso dell’ASL LECCE.

Quest’ultima, infatti, tenuto conto “dell’emergenza sanitaria Covid-19; che è necessario garantire i livelli assistenziali e il rispetto di quanto previsto all’art. 14 Legge nr. 161 /2014” recante “Disposizioni in materia di orario di lavoro” nelle more dell’adozione dell’atto deliberativo ha disposto la proroga sino al 31.01.2021 di tutti i contratti a tempo determinato del personale di comparto in scadenza al 31.03.2020 nonché ha stabilito di prorogare alla data del 31.01.2021 tutti i contratti del personale di comparto in servizio alla data odierna e in scadenza a data successiva al 31.03.2020, così in definitiva decidendo la proroga di tutto il personale del comparto con contratti in scadenza al 31.03.2020 o a scadere successivamente sino al 31.01.2021 IVI COMPRESO IL PERSONALE O.S.S..

Se per un verso nessuna tutela, neppure in termini minimi di proroga dei contratti in scadenza veniva fornita ai miei assistiti, dall’altro l’ASL BRINDISI in ragione delle straordinarie esigenze legate all’emergenza sanitaria COVID – 19 con nota prot. Nr. 19950 del 10.03.2020 disponeva la sospensione dei congedi e delle ferie per tutto il personale sino al 03.04.2020 in adesione a quanto stabilito dall’art. 1 lett. P) del Decreto Ministeriale dell’08.marzo 2020, con l’effetto che a tutt’oggi i lavoratori miei assistiti sono quindi chiamati  a defaticanti turni di lavoro in ragione delle circostanze straordinarie legate all’emergenza sanitaria ridetta in assenza delle garanzie e delle tutele che invece ad oggi il personale precario con qualifiche diverse da quella di O.S.S. si vede riconoscere dalla ridetta Asl e che per giunta il personale con identica qualifica alle dipendenze di altre Aziende sanitarie Locali si vede riconosciute, ciò comportando un’illegittima disparità di trattamento ulteriormente pregiudizievole degli interessi dei miei assistiti.

Fattivamente l’Asl Brindisi con deliberazione nr. 574 del 12.03.2020 decideva quindi la proroga dei contratti del personale del Comparto Sanità scaduti a febbraio 2020 ed in scadenza a marzo -aprile 2020 con qualifiche di “infermiere” e di “tecn. Prev. Amb.” e, dunque, ancora una volta con esclusione del personale O.S.S. in ragione della richiamata nota prot. num. 15136 del 20.02.20 – già impugnata dallo scrivente procuratore – con la quale del tutto inverosimilmente si stabiliva che “le oggettive e riscontrate difficoltà di reclutamento a tempo determinato / indeterminato attengono solo al personale infermieristico, tecnico di laboratorio, tecnico di radiologia medica  e tecnico della prevenzione”.

Evidentemente tutte le rimostranze sin qui esposte venivano portate all’attenzione della Dirigenza dell’ASL Brindisi con contestuale invocazione dell’adozione dei dovuti provvedimenti con note a firma della scrivente datate 06.03.2020, 10.03.2020 e 12.03.2020 cui l’Asl con nota prot. nr. 20851 del 12 marzo 2020 replicava manifestando la timida intenzione di avviare un tavolo di concertazione finalizzato a valutare la proroga dei contratti in scadenza, circostanza che evidentemente non può reputarsi idonea garanzia di tutela degli interessi e dei diritti dei miei assistiti,

Da ultimo, purtroppo la situazione contrattuale di totale precarietà in cui versano i miei patrocinati è resa ancor più pregiudizievole dall’ultima iniziativa “politica”  assunta dal  Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano che con modalità del tutto non consone ha disposto in “fretta e furia” l’approvazione e conseguente pubblicazione della graduatoria conseguente al concorso bandito dagli “Ospedali Riuniti di Foggia”con deliberazione del Direttore Generale n. 619 del 10/09/2018finalizzato all’assunzione di personale  O.S.S. in numero di 2445 posti.

Va detto, infatti, che l’approvazione delle graduatorie conseguenti al concorso de quo rimaneva latente per mesi per imprecisate ragioni salvo poi vedere “luce” in appena 24 ore trascorse fra l’annuncio sui social da parte del Presidente Emiliano e la loro effettiva pubblicazione e, quindi, secondo una tempistica e delle modalità che evidentemente non hanno consentito il rispetto della normativa vigente, tanto più che si sono già riscontrate numerose irregolarità tanto nell’attribuzione dei punteggi, quanto nella valutazione dei titoli preferenziali, quanto nel rispetto delle “quote di riserva”, salvo altre al punto tale che la stessa sarà oggetto di ricorso nelle sedi opportune.

Pur nella consapevolezza dell’urgenza richiesta dalla concomitante emergenza sanitaria legata al COVID-19 si ritiene che, ad ogni buon conto, i miei assistiti ad oggi inspiegabilmente risultati non vincitori in base allo scorrimento della graduatoria de qua siano di fatto destinatari di un trattamento inaccettabile da parte della P.A. presso cui prestano la propria opera con abnegazione e spirito di sacrificio per tutte le ragioni innanzi esposte, ritenendo gravemente ingiusto che in favore stessi  ad oggi in prima persona impegnati negli ospedali al fianco di pazienti affetti da Covid –19, costretti a turni interminabili di lavoro e in assenza dei necessari presidi anti-contagio -in definitiva mettendo a repentaglio la propria salute ed incolumità come pure quella dei loro prossimi congiunti – in ragione della straordinaria emergenza sanitaria che affligge il nostro Paese non sia stato previsto un titolo preferenziale  nell’accesso alla “stabilizzazione” e, comunque, un minimo di tutela anche dal punto di vista contrattuale con l’effetto che i ridetti  breve dopo un tale sacrificio (cui pure non si sottraggono) si ritroveranno persino a perdere il lavoro.

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Tutto quanto innanzi esposto, nell’interesse dei miei assistiti si sollecita la Sua Preg.ma attenzione sulla grave situazione in cui a tutt’oggi versano i lavoratori rappresentati dal sottoscritto procuratore confidando che la Signoria Vostra possa assumere tutte le iniziative in Suo potere onde garantire la predisposizione di adeguati strumenti di tutela della posizione lavorativa del personale precario O.S.S. alle dipendenza dell’Asl Brindisi.

Con ogni osservanza.

Avv. Maria Greco

 

 

 

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