Accoglienza minori al Casale, lettera aperta: “Noi non firmiamo”

In merito alla decisione del Comune di Brindisi di candidare l’immobile dell’ex sede della delegazione comunale del Casale per ospitare stranieri minorenni e neo maggiorenni, viene diffusa la notizia anche tramite contatti privati con invito ad aderire alla raccolta firme per opporsi alla decisione. Alla richiesta di spiegazioni qualcuno ha risposto che con questo atto il Casale sarà distrutto in nome dell’accoglienza.

Brindisi non ha centri di accoglienza sufficienti per minori stranieri non accompagnati anche se la maggioranza arriva proprio a Brindisi (e non perché spera di rimanere) ma vengono ospitati nelle Case Famiglia presenti nei paesi della provincia a cui il nostro Comune paga le rette. Quindi, perché a Brindisi no ma negli altri Comuni sì? E se proprio dev’essere, perché al Casale no ma negli altri quartieri sì? Cosa ha il Casale di diverso oggi? Ha l’erba alta per le strade come ovunque, topi e scarafaggi più dei residenti, locali con tavolini in mezzo al traffico, condomini (all’interno dei quali i bambini non hanno un posto per giocare) sorti al posto dei giardini delle ville di un tempo, un parco giochi pericolante, zone verdi inesistenti (ne ha molte di più il quartiere Paradiso).

Il Casale ha problemi che hanno un po’ tutti i quartieri e che si spera vengano risolti al più presto, ma cosa possono distruggere dei ragazzi che arrivano qui, il buon nome del quartiere? O qualcuno immagina un plotone di bambini armati che arrivano qui a distruggere la quiete dei residenti? Poi, se anche il Casale fosse il quartiere più bello del mondo, dov’è il problema? Mangiano, giocano e dormono come tutti i vostri figli, di sicuro ridono meno e piangono di più.

Cari concittadini, noi non firmiamo appelli razzisti. Non vogliamo mescolarci con questi atteggiamenti e nemmeno con strumentalizzazioni politiche. Parlare addirittura di mobilitazione di piazza per 10 ragazzi minori è un’assurdità.

I residenti nel quartiere Casale

Ida Santoro
Federica Bruno Stamerra
Giovanni Rubaltelli
Laura Cafiero
Arianna D’Accico
Loredana Cosentino
Gabriela Rodi

Ricciotti D’Amelio
Maurizio Portaluri

Danila Baldacci
Nancy Motta
Aldo Cellie
Marianna Cellie
Diego Cellie
Vita Zanzarella

Galileo Casone
Valeria Mongelli
Paola Greco

Annamaria Coppola

Andrea D’Accico

Adriana Piliego

Mauro Regoli

Angela Potì

Rosangela Bovenga

Michela Ribezzo

Paola Lombardi

Mina Stefanelli

Gigi Rizzi

Luca Ruggiero

Anna Penta

Alessandra De Leonardis

Carlo Marrazza

Alessandro Marrazza

Massimo Vitali

Marialba Guadalupi

Margherita Laguercia

Teodoro Laguercia

Salvatore Pede

Consuelo Randino

Osiris Masiello

Roberto Maddalena

Anna Chiara Campana

Sarah De Cristofaro

Stefano Serio

Barbara Schito

Giovanni Poto

Alessandro Poto

Franca Rollanti

Alberto Botrugno

Dario Gennari

Maria Assunta Orsini

Giuseppe Grasso

Giulia Grasso

Maura Rinaldi

Stefano Bocchini

Vincenzo De Nigris

Pierluca Pronat

Andrea Dragone

Claudia Della Porta

Daniela Niccoli

Riccardo Gismondi

Luca Lapomarda

Rossana Morgese

Leonardo Mita

Vito Musa

Andrea Tarantino

12 COMMENTI

  1. Io non abito Brindisi Ma vedendo che siete in tanti a non firmare perché non ospitate una settimana ognuno di voi uno di queste persone così vivono nel mondo comune e capiscono le abitudini e gli usi dei brindisini, come facciamo noi a Bologna

  2. Chiamare buonisti chi non firma non vi rende persone migliori.Ognuno ha l’animo che merita di avere.Chi è povero “inside” guarda l’altro dall’alto in basso e sente minato il proprio territorio.Gli altri non hanno nulla da temere.Credevo che la parola “razzismo” fosse rimasta sull’ultimo tema svolto sui banchi di scuola.
    Barbara Di Campi.

  3. Nel mio palazzo erano presenti 2 case famiglia per minori non accompagnati. Gli unici che salutassero, gli unici che offrissero anche simbolicamente una mano se vedevano qualcuno in difficoltà. Da che sono andati via non è cambiato molto, anzi no, ci sono dei nuovi inquilini di Brindisi la città civile come una jungla (perché fatevene una ragione: la civiltà la porta nel suo cammino l’essere umano non il luogo) che non chiudono mai il portone, e sporcano molto più di una mandria di bufali. Il razzismo tappa gli occhi e il cervello.

  4. Sono anni che la delegazione è chiusa , sono anni che la destra Brindisina si balocca . La serietà richiede altri intenti e altri progetti. Dove sono stati negli ultimi decenni gli uomini che oggi raccolgono firme e fanno piazzate quando una amministrazione propone progetti a costo zero e lavoro per cooperative di giovani? Erano per il rigassificatore o per lo sbarco a Brindisi della TAP e dove sono quando sfiammano le torce al petrolchimico ? Forse sono in piazza a ballare la pizzica sotto le navi da crociera?

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