VIDEO – ASL di Brindisi, 513 assunzioni e stabilizzazione del personale precario

BRINDISI – Saranno 25 i milioni di euro che l’Azienda Sanitaria brindisina stanzierà nel biennio 2016-2018, in merito alle nuove assunzioni ed ai nuovi progetti nel campo della ricerca.

Lo ha annunciato il direttore generale della ASL di Brindisi, Giuseppe Pasqualone, nel corso della conferenza stampa tenutasi stamani nella struttura di via Napoli, al rione Casale.pasqualone-assunzioni

Si è trattato di illustrare il nuovo piano assunzioni e di presentare il filo conduttore che l’azienda intende adottare tra gli anni 2016 e 2018: fondi per le nuove discipline che sta mettendo in campo l’Università e, soprattutto, stabilizzazione del personale precario.

Nello specifico, l’ASL prevede di spendere circa 25 milioni di euro, 9,2 dei quali già investiti nel 2016, più di quanto sia stato speso nell’intero quinquennio precedente. I rimanenti 13 milioni, invece, saranno investiti nel nuovo anno che verrà. Tra l’altro, il 2017 “sarà un anno decisivo per fornire garanzie al sistema sanitario locale”, pasqualoneha detto lo stesso Pasqualone, a latere della conferenza.

Pertanto, gli ambiti su cui l’azienda intende operare riguardano sia le discipline ospedaliere sia quelle distrettuali. Saranno ben 513 (di cui 198 già assunte nel 2016, 270 nel 2017 e 45 nei primi mesi del 2018, ndr) le assunzioni nel biennio 2016-2018, tra cui dirigenti medici, infermieri, tecnici ed anche nuove figure in campo amministrativo.

Le vere novità, però, saranno due: importanti investimenti saranno destinati alle assunzioni del personale precario, il quale sarà regolarmente stabilizzato. Inoltre, sono già partiti i bandi per il 2017. L’altra rilevante peculiarità del prossimo biennio interessa, invece, il campo della ricerca. Pasqualone assicura che importanti risorse andranno ad incrementare quelle che sono le nuove discipline che sta mettendo in campo l’Università, dimostrando che l’ASL pone attenzione anche al futuro, al fine di migliorare maggiormente la medicina al servizio dei pazienti.

Tommaso Lamarina
Redazione

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