BRINDISI – “Se la mia colpa è essere una Donna, lo sarò fino alla fine”.
E’ l’emblematica frase, estrapolata da un cortometraggio, di una società che, purtroppo, cade in mille pezzi. Una società vittima di uomini – meglio definirli ‘maschi’ – senza scrupoli, capaci di testare la propria ‘forza’ e ‘supremazia’ prendendosela esclusivamente con l’altro sesso.
Le violenze ai danni della donna sono ancora all’ordine del giorno ed il dato preoccupante è che tendono ad aumentare sensibilmente. Ma, per fortuna, sempre più donne (ragazzine, adolescenti, giovani, adulte, anziane) stanno prendendo contezza che denunciare, denunciare, denunciare ed ancora denunciare è l’unica strada possibile per fermare tale meschino fenomeno.
L’ennesimo atto di sensibilizzazione su questa problematica che attanaglia, ormai, l’intero Paese è andato in scena questa mattina, presso il Teatro Verdi di Brindisi, in occasione del 1° Premio ‘Palmina Martinelli’, alla presenza del Capo della Polizia Franco Gabrielli.
Ma chi era Palmina? Era una ragazzina di Fasano come tante, con sogni, speranze e voglia di vivere. Ma la vita le è stata tolta da un paio di ‘soggetti’ che l’hanno ‘punita’, appiccandole fuoco, per essersi rifiutata di prostituirsi. Palmina è stata agonizzante su un letto di ospedale per ben 22 giorni, all termine dei quali non ce l’ha fatta.
Correva l’anno 1981 e questo episodio costituisce un caso drammaticamente emblematico della feroce violenza esercitata contro le donne in genere. Lo scenario è inquietante ed i dati lo dimostrano: dal 2006 al 2016 le donne uccise in Italia sono state 1740 e, di queste, 1251(il 71,9%) in famiglia, 846 (il 67,6%) all’interno della coppia, 224 (il 26,5%) per mano di un ex compagno, fidanzato o marito.
Tornando ad oggi, gli studenti della provincia di Brindisi si sono impegnati nella produzione di numerosissimi cortometraggi (43, di cui solo 3 in finale), tutti di grande qualità e sottoposti alla valutazione di una commissione composta da esponenti della regia (presidente della giuria, il regista Roberto Cenci), della magistratura e dell’associazionismo. Presenti stamane tutte le Istituzioni cittadine: dal sindaco Angela Carluccio, al Prefetto Annunziato Vardè; dal direttore generale della ASL di Brindisi Giuseppe Pasqualone, al Questore di Brindisi Maurizio Masciopinto; dal Comandante della Polizia Municipale Teodoro Nigro, al Colonello dei Carabinieri Nicola Conforti; quasi tutti gli assessori dell’attuale amministrazione di Brindisi ed ovviamente, i ragazzi delle scuole. Ospite d’onore, il Capo della Polizia Franco Gabrielli. A presentare l’evento, il giornalista Attilio Romita, affiancato da Rossella Brescia.
In seno ai tre cortometraggi vi era una totale sensibilità da parte dei ragazzi partecipanti, consapevoli di questo triste fenomeno, ma pronti, con i loro mezzi, a contrastarlo, sensibilizzando la cittadinanza.
Il primo premio è andato ai bravissimi ragazzi del liceo classico di Brindisi, Benedetto Marzolla, nella soddisfazione personale, ma anche dei docenti che hanno contribuito appieno alla realizzazione del progetto, intitolato ‘Acquapura’. Il tutto, è nato da una idea condivisa in un incontro tra studenti e docenti, verso l’intento comune di sensibilizzare la cittadinanza sul questo scottante tema. I testi sono stati scritti da Sonia Manfredi ed Alice Legrottaglie, due ragazze del 5° anno. “Siamo felici – ha affermato soddisfatta la professoressa Daniela Franco – è la prima volta che il nostro lavoro viene apprezzato in maniera così importante e condivisa. Oggi è stato solo un punto di partenza”.
A termine della cerimonia, Gabrielli si è fermato con la stampa, ponendo l’accento proprio sulla violenza alle donne: “Molto spesso – ha esordito – i ragazzi sono più sensibili e maturi di noi adulti e colgono l’essenza dei problemi con quella lucidità e freschezza che ancora non è stata offuscata dal tempo. Ben vengano queste iniziative, purtroppo, nate da un fatto tragico come la morte di Palmina Martinelli. La violenza di genere troppo spesso si consuma all’interno delle mura domestiche ed una società civile credo che debba sempre più marginalizzare questi episodi”.
L’attenzione, poi, si è spostata anche sui porti pugliesi, che meritano un colpo d’occhio particolare, per quanto riguarda il flusso immigratorio: “La Puglia – ha concluso il Capo della Polizia – da questo punto di vista, è un territorio strategico. E’ una porta verso l’Oriente. Quindi, non solo per le forme criminali, ma anche per le problematiche che viviamo sotto l’aspetto terroristico. Attenti a sindaci ed Istituzioni? So che il Ministro avrà un incontro con alcuni sindaci, tra cui quello di Bari, che è anche presidente dell’ANCI (Antonio Decaro, ndr), a dimostrazione di come lo Stato non sottovaluti questo tipo di problema”.
“La risposta della città a queste iniziative di sensibilizzazione è stata la risposta più bella, ma noi abbiamo lanciato l’amo – ha dichiarato il Questore di Brindisi Maurizio Masciopinto – la pubblica sicurezza sta investendo energie per debellare questo fenomeno e la risposta dei ragazzi è il segnale che siamo sulla strada giusta. Oggi abbiamo segnato un punto importante nella partita contro la violenza sulle donne. Purtroppo, la donna ha ancora paura a denunciare episodi di violenza. Dobbiamo lavorare ancora sulle conseguenze post denuncia; non dobbiamo lasciare la donna sola”.
“La voce di Palmina deve dare aiuto a tante altre ragazze – ha detto emozionata la sorella Giacomina – le donne non devono permettere che si ripetano tali episodi. Mia sorella è ancora viva e mi rincuora. Palmina è stata calunniata; è stato detto che si è suicidata ed, invece, ha fatto i nomi di chi le ha appiccato il fuoco”.
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Tommaso Lamarina Redazione |