Un Centro pre-Covid a Restinco, Guadalupi (Fdi): “Ancora decisioni calate dall’alto, nel silenzio di Emiliano e Rossi”

I dubbi sono diventati realtà e nel “Cara” di Restinco il Ministero dell’Interno ha pensato bene di realizzare un centro “pre-covid” dove alloggiare i migranti giunti nelle ultime ore in Italia e che devono restare in quarantena per il rischio di aver contratto il covid 19.
A quanto pare, sarebbero stati sottoposti soltanto ad un test sierologico che, come è noto, non fornisce alcuna garanzia, visto che l’unica diagnosi riconosciuta è quella del tampone.
Li hanno letteralmente catapultati a Brindisi senza che la comunità locale ne sapesse nulla e senza che il sindaco Rossi pronunciasse una sola parola, al pari del presidente della Regione Puglia Emiliano.
Avrebbero dovuto “urlare” al Ministro che Brindisi è stata una delle province del Mezzogiorno più colpite dal Covid, che proprio questa provincia ha, in percentuale, uno dei numeri più bassi di posti di terapia intensiva, che il laboratorio per analizzare i tamponi a Brindisi è totalmente insufficiente a soddisfare le esigenze ordinarie (figuriamoci quelle di una struttura aggiuntiva) e che l’ospedale Perrino è stata una grande fonte di contagio per la mancata separazione degli spazi.
Avrebbero dovuto dire che a Restinco non ci sono spazi per garantire il distanziamento (mettendo a rischio i lavoratori della struttura). E invece niente. Solo un silenzio assordante che fa sentire i brindisini sempre meno rappresentati dal duo Rossi-Emiliano.
Pietro Guadalupi (FDI)
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