Uil: “Il porto, una risorsa strategica”

BRINDISI – Per la UIL territoriale è sempre stato un obbiettivo da raggiungere: essere una collettività fortemente unita, presupposto indispensabile per affrontare la complessità dei problemi che ci affliggono e dichiararci soddisfatti quando riusciamo a risolverli.

Importanti provvedimenti stanno per essere adottati dal Consiglio comunale di Brindisi nei prossimi giorni. Decisioni che interessano il porto, una infrastruttura vitale per il nostro territorio per tutte le attività produttive, economiche, commerciali che produce e le significative ripercussioni sociali che potrebbero determinare, auspichiamo in positivo, nel futuro. Il nostro porto e le aree retro portuali, riconosciute da millenni da tutto il mondo come approdo ideale per qualsiasi traffico marittimo, saranno interessate da sostanziali modifiche infrastrutturali. Occorre perciò, oggi più che mai, che tutti gli Organismi, gli Enti pubblici e privati interessati siano quanto più possibile solidali nelle decisioni che si dovranno assumere. Tuttavia il contesto politico/amministrativo locale sembra di non essere ancora perfettamente consapevole di quanto sia importante l’occasione che si presenta per dimostrare che coloro che sono chiamati a decidere sono perfettamente d’accordo sulle cose da convenire: il meglio per tutti! Una condivisione preliminare che la maggioranza e l’opposizione del Consiglio comunale brindisino, a quanto è dato da pensare, non hanno ancora raggiunto, atteso che sono stati presentati ben 4 documenti diversi. I problemi ce li creiamo da soli! Uno sbaglio fatale che potrebbe pregiudicare la buona riuscita dell’intero progetto! Gli abituali calcoli perdenti, mentre si continua con il solito tira e molla dannoso che ci perseguita da anni! Pensavamo fossero stati lasciati da parte. Alziamo finalmente la testa, cercando di collaborare per gli interessi della città e dei cittadini. Sono in ballo significativi cambiamenti nell’ampio ed articolato apparato produttivo brindisino, progetti che ruotano intorno al porto e che segneranno in maniera significativa la sua collocazione strategica fino a renderlo competitivo quanto basta nel panorama internazionale. Sono da tempo in calendario e non bisogna perdere un minuto per cogliere il massimo delle convenienze possibili. Qualche esempio: la decarbonizzazione, già decisa, della centrale di Cerano, le bonifiche all’interno del petrolchimico, le ZES, la riqualificazione dell’area ex POL, il rilancio del comparto turistico, già in fase di ripresa, l’occasione imperdibile della Via della Seta. Anche gli investitori privati sono pronti a fare la loro parte.

La UIL di Brindisi sollecita, quindi, la massima attenzione e senso di responsabilità per dare la svolta attesa per il raggiungimento degli obiettivi tante volte annunciati e fino a questo momento disattesi. Si finisca di anteporre i principi agli effetti. Questa volta non ce lo possiamo permettere!

Licchello Antonio

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