A Brindisi, così come  accade in tante altre scuole del Paese, vengono utilizzati dei criteri di accettazione per le studentesse e gli studenti che presentano l’iscrizione al primo anno di studi .
È il caso del liceo Fermi-Monticelli di Brindisi, dove, se si supera il numero d’iscrizioni previste per l’anno scolastico, il quale viene stabilito dall’ufficio scolastico provinciale e regionale in funzione del numero delle aule e dei docenti, vengono applicati criteri di genere, di merito o addirittura di reddito, per accedere a quel determinato tipo di percorso di studi.
Ci pare assurdo pensare che se tanti altri studenti del tuo stesso sesso hanno presentato la medesima domanda d’iscrizione ad una determinata scuola, potresti essere escluso dal quel determinato percorso perché magari c’è chi ha conseguito alle scuole medie dei voti migliori dei tuoi o perché il reddito dei tuoi genitori non è alla portata per sostenere i costi di quell’indirizzo di studi.




Le nostre scuole, a Brindisi e non solo, patiscono il forte de finanziamento operato dai vari Governi che si sono succeduti nel nostro paese nelle ultime legislature e di un Governo regionale, che qui in Puglia ignora il finanziamento di una legge regionale sul diritto allo studio, già approvata nel 2009.
Le nostre scuole, ad oggi, sono il prodotto dei tagli operati in questi anni in tema d’istruzione, gli infiniti problemi strutturali che presentano sono frutto delle misure spot presentate dal politico di turno: chi però paga questa situazione sono gli studenti e le loro famiglie.
Chi se lo può permettere accede all’istruzione, chi per mille motivi non può, e nella nostra regione almeno uno studente su cinque abbandona anzitempo gli studi, si ritroverà all’interno del mondo di un mondo del lavoro altrettanto precario o, nel peggiore dei casi, sarà manovalanza nelle mani di organizzazione mafiose che, sempre più, provano a radicare nelle scuole, anche della nostra regione.
Ci troviamo a pochissimi giorni dal voto, in una fase estremamente concitata del nostro Paese, dove l’istruzione, all’interno del dibattito pubblico, non è sicuramente apparsa come una priorità ma anzi è sempre stata oggetto di strumentalizzazioni e promesse di facciata.
Crediamo in una scuola inclusiva, veramente aperta a tutti, dove non esistano criteri d’accesso. Rivendichiamo una scuola pubblica gratuita e di qualità, perché indipendentemente dalla propria classe di appartenenza, ogni studente possa realizzare i propri sogni, i propri desideri, le proprie ambizioni per un futuro che, se vedrà la scuola come un caposaldo inequivocabile, sarà sicuramente migliore per il nostro Paese.
Unione degli Studenti
Provincia di Brindisi
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