Ritenere di potersi rifare una verginità per catturare il consenso dei brindisini è un maldestro tentativo che Riccardo Rossi sta compiendo in questi giorni.
La sua attività di consigliere comunale da diversi anni (in qualità di candidato sindaco sconfitto sistematicamente dai suoi avversari) è stata contraddistinta dal “no” a tutto, basti ricordare le sue manifestazioni di piazza, e soprattutto a qualsiasi forma di investimento in campo industriale. Forse sono state più le volte di una opposizione discriminatoria e tendenziosa che una opposizione costruttiva.
Ricordiamo i suoi interventi in aula contro tutto e tutti e ricordiamo soprattutto il veleno verso il Partito Democratico che oggi è al suo fianco. Che fino a pochi mesi fa, ha contrastato con i rispettivi rappresentanti. Lo stesso che, dopo il 24 giugno, Rossi troverà seduti al suo fianco nei banchi dell’opposizione. Il Sig. Rossi Nulla ha detto in questi mesi sulle 8 nomine di BARESI (tutti professionisti) da parte della Brindisi Multiservizi, amministrata da un Barese di area Emiliana
Lo schema di Rossi è sempre stato lo stesso: dapprima l’intervento in aula, poi la consueta sonora sconfitta al momento del voto e, a seguire, la solita segnalazione nei confronti di tutto e tutti, con la conseguenza che tante imprese si sono ritrovate con accertamenti dietro la porta.
Intendiamoci: è giusto denunciare alle autorità competenti ciò che non funziona. Ma è assurdo farlo solo dopo aver rimediato una figuraccia in aula (come dire: se non ci arrivo da solo, ci saranno altri a farlo…), e contribuire a quel clima di veleni, senza prima accertarsi della consistenza dei fatti.
In questi giorni, invece, Rossi parla con tutti, giudica positivamente i confronti con le associazioni datoriali, le proposte dal mondo industriale di cui è stato sempre distaccato , come se fossero i guai di Brindisi. Ma è solo una “recita” elettorale. Il vero Rossi è quello del “no” a tutto. Se lo ricordino i brindisini nel momento del voto.
La Direzione UDC Brindisi
