È stata presentata questa mattina, nella sala «Mario Marino Guadalupi» del Comune di Brindisi, la XVIII edizione del «Torneo della Civetta», manifestazione entrata a far parte della tradizione popolare di Tuturano. All’incontro, moderato dalla giornalista Lucia Pezzuto, hanno partecipato il subcommissario del Comune di Brindisi, Agostino Galeone, il responsabile delle relazioni esterne di Enel, Angelo Di Giovine, oltre all’ideatore della manifestazione, Italo Guadalupi.

«Trasmettere la memoria di una pagina storica – ha esordito Agostino Galeone – è importante perché mette la comunità nelle condizioni di affermare e promuovere il proprio senso identitario, le proprie radici, e così facendo di contribuire al futuro. Penso che questa festa soddisfi pienamente l’obiettivo».

«Si tratta di un evento di rievocazione e ricostruzione storica – ha aggiunto Angelo Di Giovine – che richiama pubblico e rafforza quel senso di comunità fondamentale per la crescita della cultura dello stare insieme e per guardare con ottimismo al futuro».

«La continuità organizzativa – ha concluso Italo Guadalupi – ha permesso all’evento di crescere e alle soglie della XVIII edizione presentiamo un programma davvero ricco e articolato. La memoria è un patrimonio immateriale che occorre difendere e rinnovare perché non c’è sviluppo senza radici. Il Torneo della Civetta vuole significare un forte richiamo alla cultura del territorio e quando la cultura incontra lo spettacolo la sua forza divulgativa diventa più capillare e incisiva».

Dunque, la XVIII edizione. Quella che riporterà con il «Torneo della Civetta» il clima della festa medievale nelle strade e nelle piazze di Tuturano. Un giorno, sabato 23 giugno, che in poche ore porterà indietro il tempo di quasi mille anni per ricordare l’annus mirabilis della frazione brindisina: correva il 1097 quando il condottiero normanno, il conte Goffredo di Conversano, e sua moglie Sichelgaita donarono il casale in terra di Brindisi al monastero delle Sacre Vergini di San Benedetto di cui il feudatario era protettore. Un viaggio agli inizi del basso Medioevo che a Tuturano ha assunto ormai il carattere di un appuntamento tradizionale. E in effetti la storia di Tuturano nasce con il suo feudo medievale e continua con lo storico atto di donazione, trascritto nel manoscritto di Ortensio Leo e conservato nella Biblioteca arcivescovile De Leo di Brindisi. Goffredo diventa il primo «dominator» di Brindisi, titolo legato alle funzioni amministrative della città, ne riprende la ricostruzione, chiede a papa Urbano II di consacrare il sito dove sarebbe sorta la Cattedrale, restituisce dignità al porto che sarebbe diventato l’attracco strategico degli eserciti crociati.

Il «Torneo della Civetta», evento realizzato e promosso dalla Pro Loco di Tuturano con il contributo del Comune di Brindisi e della Presidenza del Consiglio della Regione Puglia, con il patrocinio morale di Provincia, Consorzio Asi e CCIAA di Brindisi, con main sponsor Enel e media partners Canale 85 e Antenna Sud, è diventato ormai una delle feste medievali più amate in Puglia. Tuturano sarà catapultato in un’epoca passata e i visitatori saranno trasportati, quasi per magia, indietro nel tempo. Audaci cavalieri, nobili, dame, monaci e frati, artigiani e mercanti, popolani e contadini, sbandieratori, balestrieri e soldati, giocolieri, musici e giullari faranno rivivere come per incanto aspetti diversi del misterioso Medioevo. Un clima che potrebbe trovare nei versi dell’«Orlando furioso» la giusta cornice: «Le donne, i cavallier, l’arme, gli amori, le cortesie, l’audaci imprese io canto». E in effetti per un giorno si torna al tempo in cui la vita era meno facile, ma anche più semplice ed essenziale: a partire dalle 19 Tuturano diventerà l’ambiente ideale per ricreare questo passato con tutte le sue suggestioni. Il corteo storico comincerà a snodarsi tra le vie del borgo muovendo dalla zona 167 di via Stazione, nei pressi della palestra polivalente di Tuturano. Un corteggio con venti gruppi medievali provenienti da ogni parte d’Italia, in tutto 450 figuranti con a capo lui, il Signore di Brindisi, il nobile e gran cerimoniere, Goffredo conte di Conversano, impersonato dal romano Valerio Morigi, interprete di Ettore De Nicola ne «L’Onore e il Rispetto», la fiction di Canale 5 con protagonista Gabriel Garko.

Le vie di Tuturano sono pronte a popolarsi di personaggi e scene di vita quotidiana che richiamano echi lontani: tamburi e chiarine annunceranno l’inizio della festa, si aprirà il mercato delle antiche arti e degli antichi mestieri, le strade si coloreranno di scudi e bandiere volteggianti, madonne e cavalieri giostranti scorteranno il primato del Normanno e della sua consorte, uomini d’arme presidieranno i crocevia e gli accampamenti daranno sosta e ristoro a tamburini e artigiani. Un lungo cammino fino al trono, dove saranno imbanditi i festeggiamenti in onore dei due ospiti, con due tribune laterali (allestite nel piazzale antistante le scuole elementari di via Antonio Vivaldi) e in mezzo la scena per le giullarate, le quintane e gli spettacoli.

Annunciata solennemente la donazione alle suore benedettine, la contea farà festa sulle rime appuntite di Messer Lurinetto, al secolo Ugo Giulio Lurini, il giullare-banditore che intratterrà gli ospiti con le sue improvvisazioni in versi ricreando scene e atmosfere tipiche delle corti medievali. L’arena si trasformerà in una piazza incantata con la compagnia «Diavoli Rossi», un background di artisti circensi e di strada, che propone al pubblico un mix di performance tra acrobazie, equilibrismi e lancio di coltelli, numeri che hanno entusiasmato gli spettatori di tutte le piazze italiane. Tra le attrazioni anche il «Rola bola», uno spettacolare esercizio di equilibrismo che si svolge su rulli oscillanti a un metro e mezzo di altezza. Con i «Diavoli Rossi» anche Filippo Franco, il funambolo-giocoliere con i suoi otto millimetri di fune sospesa a quattro metri di altezza, un poeta dell’aria con il compito di percorrere il vuoto per sorprendere e affascinare il pubblico.

La serata si chiuderà nel modo più suggestivo e intenso con il lancio delle lanterne volanti, le piccole mongolfiere di carta che dalla storia medievale si alzeranno per proiettare in alto desideri e speranze per Tuturano.

 

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