ROMA – “Una sfida che va oltre l’emergenza del dopo terremoto, ma comunque imposta dal terremoto di agosto e quello dei giorni scorsi”, ovvero “ridare vita ai paesi della dorsale appenninica”.
La afferma il ministro dei Beni Culturali, Dario Franceschini, che in un’intervista a ‘La Repubblica’ afferma: “Penso a misure per il patrimonio artistico e architettonico, e a interventi per il ripopolamento di paesi che nei decenni si sono svuotati. Lo spopolamento è dovuto in gran parte all’assenza di lavoro. Sono necessari sostanziosi incentivi fiscali per chiunque decida di avviare attività imprenditoriali, commerciali, artigianali e turistiche in questi paesi”. Con esplicito riferimento “ai mestieri e ai saperi tradizionali, ma anche a quelli più innovativi. Alle imprese giovanili. Alla ristrutturazione edilizia. Ai negozi che vendono prodotti del territorio. Alle locande e alle iniziative che attirino un turismo colto, affezionato all’identità dei luoghi, alla qualità dei centri storici e alla vita che lì si svolge. Mi interessano le salumerie e non le botteghe di souvenir”.