Sprar Minori: cuore e mani per Mesagne

MESAGNE – Appartenere a un territorio può avere diversi significati. Si può nascere in un luogo e viverlo per tutto il resto della propria vita. Ma si può anche lasciare quel luogo e viverne un altro, almeno per una parte della propria esistenza. E allora occorre mettere il coraggio tra le proprie mani e adattarsi, ambientarsi, iniziare a definire i contorni geografici di nuovi spazi. Questo accade per molti e in particolare per i ragazzi ospiti del progetto Sprar Minori di Mesagne, gestito dalla Cooperativa Oasi. Ragazzi che fanno uno sforzo quotidiano in questa direzione. Perché facile non è, soprattutto per questi giovani, superare la percezione della diversità: volti nuovi, tempi diversi, una fiducia che si fa fatica a recuperare, una difficoltà di decodificazione di tutto ciò che li circonda. Ma la forza di volontà rappresenta l’elemento fondamentale di questo loro lungo viaggio. È la Cooperativa Oasi ad avere individuato, insieme ai propri operatori professionisti, una delle possibili chiavi di lettura per oltrepassare le difficoltà attraverso un costante lavoro di integrazione e condivisione con la comunità locale. Sono realmente tante le attività che i ragazzi ospitati realizzano nel contesto locale. Cuore e mani per Mesagne. Cuore e mani per aggiungere, un passo dopo l’altro, significati al proprio cammino.

Dalla partecipazione alla Giornata della Legalità organizzata lo scorso 29 maggio a Mesagne all’impegno di carattere ambientale con gli amici del movimento “Un sacco di gente con il sacco in mano” per ripulire il boschetto di Contrada Tagliata. E ancora l’aiuto fattivo garantito a “La casa di Zaccheo” fino al laboratorio di falegnameria messo in piedi in questi giorni per la realizzazione di manufatti che saranno disponibili in occasione della prossima giornata mondiale del rifugiato. In ognuna di queste attività c’è sforzo, dedizione ma anche sensibilità, voglia di partecipare e mettersi in discussione. C’è un costante superamento di un limite che è personale e al tempo stesso comunitario, sociale ma anche psicologico, operativo e umano.

In ognuna di queste attività c’è l’Integrazione Possibile.

 

 

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