Sistema Sanitario Regionale in tilt: liste d’attesa impietose. Carbone, FdI: “La ASL di Brindisi garantisca l’accesso alle prestazioni specialistiche”

“70mila prestazioni specialistiche bloccate. La salute è un diritto. “L’obiettivo da raggiungere è un servizio sanitario regionale efficiente e funzionale che garantisca equa assistenza a tutti i cittadini”. Giuseppe Carbone, candidato alle regionali con la lista FdI con presidente Fitto, si esprime in maniera inequivocabile. “Liste di attesa infinite, personale medico, infermieristico e tecnici di radiologia come le altre professioni sanitarie insufficienti per sopperire, specie nella ASL di Brindisi, a circa 70mila prestazioni specialistiche bloccate durante il periodo legato al Covid a cui si aggiunge l’assenza di medici specialisti e non più reperibili dopo le 21 con ricadute serie sui pazienti ricoverati ed intasamenti dei pronto soccorso”. “Il piano di abbattimento delle liste di attesa – incalza il candidato alla lista per Fratelli d’Italia – prevedeva che entro settembre si fossero dovute smaltire tutte le prestazioni con ambulatori specialistici della ASL brindisina aperti tutti i giorni con prolungamento dell’orario nelle ore serali. Ciò non è avvenuto e tantissimi cittadini sono costretti a rivolgersi a strutture private nonostante la crisi economica che stringe in una morsa molti lavoratori”.
Carbone si è rivolto al Direttore Generale della ASL, Giuseppe Pasqualone, anche in qualità di Segretario Generale della FIALS, invocando un piano straordinario per smaltire tutte le prestazioni specialistiche ambulatoriali, di screening e accertamenti diagnostici in liste di attesa, accumulati negli ultimi mesi, per intervenire con risorse economiche già a disposizione con il ricorso a prestazioni aggiuntive di orario per i medici e per le professioni sanitarie e con il prolungamento dell’orario di lavoro serale come nei giorni di sabato e festivi. “Non vorremmo assistere – ha precisato Carbone – ad un’emergenza sanitaria extra-Covid che comporterebbe l’aggravarsi di molti quadri patologici”. Per scongiurare questo pericolo, Carbone ritiene indispensabile trovare soluzioni idonee, ampliando, in tutti i modi, l’offerta per rispondere ai bisogni di salute dei cittadini. Il motore sanitario pugliese non può fermarsi.

 

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