Marzo è il mese in cui inizia la primavera, la temperatura diventa più mite e si mettono da parte i maglioni a dolce vita.

In questo periodo, molte mie pazienti, chiedono trattamenti per rinnovare viso e collo, per togliere quel “grigiore” dell’inverno.

Quello che di solito consiglio, per chi vuole eliminare le cellule morte, danneggiate o invecchiate, è un peeling medicale.

Il peeling può essere meccanico o chimico. Il peeling chimico a sua volta può essere superficiale, medio o profondo.

La profondità  dipende molto dal tipo di acido utilizzato, dalla concentrazione e dalla modalità di applicazione.

Inoltre con le nuove formulazioni di peeling medicali, si può agire su diversi inestetismi  e patologie cutanee:

L’ acido mandelico per esempio, acido molto superficiale, è molto utile a normalizzare il sebo ed effettua una pulizia efficace del primo strato cutaneo, dona luminosità ed omogeneità alla cute (è anche chiamato il peeling della sposa, proprio perché non causa alcun tipo di arrossamenti o esfoliazioni).

L’ acido glicolico, a concentrazioni medicali, ha la funzione di eliminare i corneociti invecchiati ed uniformare il colorito cutaneo, a seconda della concentrazione può diventare più o meno profondo.




Per la terapia dell’acne, esistono diversi acidi, quali il salicilico, piruvico, lattico… da soli oppure in associazioni. Le associazioni, permettono di personalizzare il trattamento, a seconda del problema. Ovviamente, è importante la consulenza medica ed il check up cutaneo, per  valutare rischi e benefici.

Per le rughe e le macchie, ottimi sono i peeling medi e profondi, da soli o come base per altri trattamenti.

Gli acidi maggiormente indicati sono il TCA (a concentrazioni variabili, a seconda del problema), il resorcilico, ed eventualmente il glicolico o associazioni di questi.

Altra alternativa che non provoca arrossamenti ed esfoliazioni, possibili con acidi ad alta concentrazione, può essere il peeling meccanico, effettuato con un particolare tipo di laser, che effettua una micro dermoabrasione, ed una biostimolazione tale per cui, si ha l’effetto levigante e esfoliante, senza che questo sia visibile.

Per qualsiasi tipo di peeling, a seconda del problema e del tipo di peeling, può essere sufficiente, una o più sedute.

Tale trattamento, nella maggior parte dei casi, permette di ottenere un effetto soddisfacente, ad un basso costo, ed è il trattamento base per altri interventi più specifici e personalizzati, poiché una pelle che non è “soffocata” da uno strato di cellule “morte”, respira meglio, ed è più recettiva a qualsiasi intervento successivo.




Dott.ssa Emanuela Giannuzzo

Laureata in medicina e chirurgia

Specializzata in Medicina estetica e Nutrizione Clinica

Medico abilitato alla Professione di Medico di Medicina Generale

Medico abilitato alla urgenza ed Emergenza territoriale

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