BRINDISI – Nelle settimane scorse, equipaggi della Squadra Mobile e Volanti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura di Brindisi, attuando precise direttive del Questore Maurizio Masciopinto, sono stati massicciamente impiegati in attività di controllo del transito in Italia e di verifica dell’eventuale presenza presso alcune strutture ricettizie della Provincia di stranieri.

Del resto, al momento, di centrale importanza per il Ministro dell’Interno, soprattutto in tema di prevenzione al terrorismo internazionale, è l’attività di verifica della regolarità di immigrati stranieri in territorio nazionale. Proprio a tale scopo, il Dipartimento della Pubblica Sicurezza ha sensibilizzato le articolazioni periferiche della Polizia di Stato ad operare stringenti controlli – di concerto con gli Uffici Immigrazione – finalizzati alla verifica della posizione in Italia di numerosi stranieri.

Il fulcro di tali controlli è stato quello di operare  accertamenti e riscontri su alloggiati stranieri in alcuni alberghi, hotels, pensioni, bed & breakfast del Capoluogo e di altre località della Provincia.




Nell’articolata azione di verifica cui si è accennato sono stati coinvolti non pochi equipaggi della Squadra Mobile e delle Volanti e, nel corso di uno di detti controlli, nella notte appena trascorsa, in un albergo della città, i poliziotti rintracciavano il cittadino albanese Kristian Elezi, 42 anni.

Foto Arrestato Elezi (FILEminimizer)

Questi, secondo le risultanze degli accertamenti effettuati, era destinatario di un Mandato di Arresto Europeo emesso dalle autorità Belghe. Secondo le Autorità anzidette, Elezi è ritenuto uno dei capi di un’organizzazione criminale dedita ai reati contro il patrimonio. Già condannato per fatti-reato commessi in quel paese estero tra il novembre 2007 e l’ottobre 2013, secondo il provvedimento giudiziario belga deve scontare un residuo di pena di anni 7 di reclusione.

In particolare, gli operatori di Mobile e delle Volanti sorprendevano l’ELEZI nella camera d’albergo in compagnia di altro soggetto privo di documenti di identificazione e dichiaratosi di nazionalità albanese: K.K. di anni 36.

Sia gli stranieri che quella loro temporanea dimora sono stati sottoposti a perquisizione.

Nella disponibilità di Elezi sono stati rinvenuti: la somma contante, in banconote di vario taglio, di 7.700,00 Euro, 3 telefoni cellulari ed una SIM telefonica.

Invece, Nella disponibilità dei K.K. sono stati rinvenuti diversi orologi e monili in oro, la somma contante, in banconote di vario taglio, di Eeuro 940, alcune schede telefoniche SIM ed un telefono cellulare.

Danaro ed oggetti rinvenuti sono stati sequestrati ai fini di successivo accertamento finalizzato a verificarne la provenienza e/o la loro liceità.

Concluso poi l’atto di ricerca, per la redazione dei necessari verbali e comunicazioni, i due albanesi sono stati accompagnati presso gli uffici della Squadra Mobile.

Elezi è stato tratto in arresto in esecuzione del Mandato Europeo e, dopo il rituale avviso al P.M. di turno della competente Procura della Repubblica, tradotto presso la Casa Circondariale di Brindisi; per il K.K., presente irregolarmente in Italia, con la collaborazione dell’Ufficio Immigrazione della Questura, è stata avviata la procedura per l’adozione di un provvedimento di espulsione dal territorio nazionale.

Inoltre, i due albanesi sono stati denunciati alla competente Autorità Giudiziaria per l’ipotesi di reato di ricettazione.




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