Restinco: proseguono le ricerche dei 21 tunisini fuggiti nella notte

cara restinco

BRINDISI – Ancora nessuna traccia dei 21 tunisini fuggiti dal Centro richiedenti asilo di Restinco, a Brindisi, trasformato dalla scorsa settimana in centro di quarantena per i migranti che approdano sulle coste italiane. 80 in tutti quelli trasferiti nei giorni scorsi da Lampedusa nella struttura posta tra Brindisi e Mesagne. Tra loro un solo migrante è risultato positivo al Covid ed è stato messo in isolamento. Intanto, mentre proseguono le ricerche, la notizia della fuga ha messo la città in allarme, anche per le modalità. Inizialmente, infatti, ben 30 sugli 80 ospiti erano riusciti a scavalcare le mura di cinta del Centro e ad allontanarsi. Poi, però, nove di loro sono stati rintracciati nel giro di pochi minuti. Due sono stati condotti al Pronto Soccorso dell’ospedale “Perrino” di Brindisi per fratture alle caviglie che si sarebbero procurati saltando dalle mura di recinzione. Responsabile del servizio di vigilanza del centro è la Polizia di stato, con carabinieri e guardia di finanza di supporto. La domanda che ci si pone è come sia stato possibile che ben 30 persone abbiano avuto modo e tempo per scavalcare le mura di cinta del Cara senza che nessuno se ne sia accorto. Ed è proprio su questo aspetto che si concentrano i tanti interventi da parte politica che si sono registrati in queste ore. Di certo c’è che si tratta di un fatto gravissimo sul quale è necessario non solo fare luce ma, soprattutto, individuare le responsabilità.

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1 COMMENTO

  1. PENSO CHE ANCHE IN QUESTO CASO ASSUMIAMO UN RUOLO DI PROTAGONISTI, IN NEGATIVO, NELLA NOSTRA REGIONE PUGLIA MA ANCHE NEL NOSTRO PAESE.MA LE RESPONSABILITA’ SONO A MONTE AVENDO VOLUTO IL-MINISTERO DEGLI INTERNI TRASFORMARE UN CENTRO CARA IN UN RIFUGIO PER ….COVID 19 DI PROVENIENZA SICILIANA.LA POLITICA NELLA NOSTRA CITTA’ DI BRINDISI SI SAREBBE DOVUTA MOBILITARE PRIMA E NON DOPO COME AL SOLITO STA AVVENENDO IN QUESTI GIORNI.STAREMO A VEDERE COSA SUCCEDERA’ NELLE PROSSIME ORE-
    AVV.VINCENZO GUADALUPI

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