Polizia: denunce, arresti, identificazioni e controlli

BRINDISI – Intensa azione preventivo-repressiva della Polizia di Stato che ha effettuato i seguenti servizi: identificazione di numerose persone; verifica sulla documentazione di diversi veicoli in transito per la città; ispezione (con l’ausilio dell’Unità Cinofila) di un noto plesso scolastico cittadino allo scopo di scongiurare episodi di illecita cessione di narcotici ai giovani studenti; segnalazione di un individuato acquirente-assuntore di narcotici alla locale Prefettura; rinvenimento e sequestro di un fucile con matricola abrasa su cui si stanno operando gli opportuni accertamenti per verificare se l’arma anzidetta è stata impiegata in azioni criminose già avvenute e documentate; individuazione ed arresto – con il concorso dell’Ufficio Immigrazione della Questura, in relazione a mirate verifiche finalizzate al contrasto dell’immigrazione clandestina – dell’albanese Valentin Biba, 30enne. Quest’ultimo, già espulso dal territorio nazionale nel 2005 con altre generalità, ha fatto reingresso in Italia senza la prescritta autorizzazione da richiedersi al Ministro dell’Interno. Tanto, peraltro, risultava da un passaporto che portava con sé su cui erano annotati alcuni altri ingressi nel territorio della Repubblica successivi alla sua espulsione. La comparazione delle impronte papillari con quelle a suo tempo acquisite all’atto dell’espulsione con generalità diverse da quelle con cui veniva ora individuato, permettevano di identificarlo con certezza e, quindi, di trarlo in arresto per violazioni delle norme in materia di immigrazione. Inoltre, sono stati arrestati, eseguendo specifici provvedimenti restrittivi della libertà personale emessi dall’Autorità Giudiziaria, i seguenti individui: Juri Rosafio, brindisino di 40 anni, destinatario di ordine di esecuzione per espiazione pena in regime di detenzione domiciliare in quanto lo stesso doveva scontare un residuo di pena consistente in anni 1, mesi 5 e giorni 18 di reclusione; Davide Piccolo, brindisino di 34 anni, destinatario di provvedimento di sospensione della misura alternativa del provvisorio affidamento al servizio sociale e contestuale ordine di traduzione in Istituto di Pena. Ammesso all’espiazione della condanna in regime alternativo di affidamento, Piccolo doveva scontare la pena di anni 1 e mesi 6 di reclusione. Avendo riscontrato alcuni comportamenti in contrasto con l’opportunità concessagli, il competente Ufficio di Sorveglianza ne ordinava la cattura e la traduzione in carcere. Egizio Maisto, brindisino 43enne, destinatario di ordine di esecuzione per espiazione pena in regime di detenzione domiciliare; il predetto – già condannato per i reati aggravati di ricettazione e introduzione nello stato e commercio di prodotti con segni falsi, commessi nel 2011 a Napoli – doveva ancora scontare un residuo di pena di mesi 1 e giorni 27 di reclusione.

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