Parco delle Dune Costiere, aveva occupato 2mila metri quadrati di spiaggia libera con ombrelloni e sdraio: sequestro e denuncia

Ancora un’importante operazione di polizia ambientale messa a segno nella giornata di ieri, all’interno dell’area protetta del “Parco delle Dune Costiere da Torre Canne a Torre S. Leonardo” di competenza del Comune di Ostuni, con l’intervento dei militari della sezione di Polizia Marittima della Capitaneria di Porto di Brindisi, nell’ambito dell’operazione estiva “Mare Sicuro”, ai fini di tutela e prevenzione dei fenomeni di abusivismo demaniale e danneggiamento ambientale in danno del litorale costiero.

Il seguito dell’attività investigativa posta in essere sugli stessi luoghi nei giorni scorsi ha consentito, nella giornata di ieri, il deferimento del titolare di una struttura balneare su area privata. Il soggetto, occupava un tratto di spiaggia libera di circa 2.000 mq., tramite il posizionamento di 30 ombrelloni e 60 lettini, senza averne alcun titolo.  Le attrezzature sono state poste sotto sequestro ed il responsabile è stato denunciato a piede libero alla competente Autorità Giudiziaria, mentre l’area è stata immediatamente sgomberata, restituendola così alla pubblica fruibilità dei numerosi bagnanti presenti sul posto senza impedimenti, grazie all’impegno profuso dai militari operanti.

Sempre nella giornata di ieri, i militari della sezione di Polizia Marittima della Capitaneria di Porto di Brindisi congiuntamente al personale della Polizia Locale di Carovigno, hanno sequestrato delle attrezzature balneari ad una struttura alberghiera/turistica, in località Torre Santa Sabina del comune di Carovigno, che occupava abusivamente il pubblico demanio marittimo con ombrelloni, sdraio e lettini senza averne alcun titolo.  Inoltre, è stato accertato, che il titolare non aveva ottemperato alla prescrizione di fornire il servizio di salvamento, dotandosi dei prescritti apprestamenti di sicurezza, come previsto dalle ordinanze della Regione Puglia e della Capitaneria di Porto di Brindisi. Le attrezzature sono state sottoposte a sequestro penale, mentre il titolare, oltre alla denuncia, è stato sanzionato amministrativamente in violazione dell’artico 5 dell’Ordinanza della Sicurezza della Balneazione della Capitaneria di Porto di Brindisi per non aver predisposto il servizio di salvamento.

 

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