New Basket, che colpo: arriva il Ministro della difesa Randle! Da valutare le sue condizioni fisiche…

BRINDISI – La New Basket chiude il suo mercato con un vero e proprio botto e si assicura le prestazioni di un giocatore che, fino a due stagioni fa, dominava fisicamente e mentalmente in Eurolega. Parliamo di Brian Randle, ala-pivot di 2,03 cm, che sin dai tempi del college ha collezionato riconoscimenti per la sua straordinaria applicazione ed attitudine difensiva, le quali gli sono valse l’appellativo di “Ministro della difesa”. Il 32enne americano è stato insignito per ben tre volte del titolo di miglior difensore del campionato israeliano (2009, 2014, 2015), mentre al college è entrato a far parte dell’All Big Ten defensive team; e se tali riconoscimenti li ottieni in squadre che lottano per il titolo, hanno valenza doppia.

La sua carriera è stata spesa interamente in Israele (se si eccettua per una breve apparizione in Germania con l’Alba Berlino), Lega dove ha conquistato scudetti e coppe nazionali. Qui, è riuscito a trovare la sua dimensione ideale, che lo ha portato a diventare – con la casacca del Maccabi Tel Aviv – uno dei giocatori più desiderati d’Europa, grazie al suo incredibile atletismo ed alla sua capacità di correre in campo aperto, di spaccare le difese con le sue razzenti penetrazioni e, soprattutto, di dominare sotto le plance amiche con stoppate e rimbalzi. Dopo la stagione monstre disputata nel 2014-15 – complice anche il ridimensionamento del Maccabi – si è interessato a lui il Lokomotiv Kuban, ma al momento delle visite mediche sarebbe stato rilevato un problema che non gli ha permesso di chiudere il contratto.

Tuttavia, non deve essersi trattato di nulla di particolarmente rilevante se il Maccabi, nel settembre del 2015, ha poi deciso di riprenderselo. Terminata la stagione, Randle è però rimasto fermo fino al gennaio 2017, ovvero fino a quando non ha ricevuto la chiamata della corazzata allenata da Pianigiani, l’Hapoel Gerusalemme. La sua stagione, però, è durata davvero poco a causa di un serio infortunio al quadricipite che lo ha tenuto lontano dai campi per il resto delle partite.

Insomma, nonostante sia difficile frenare l’entusiasmo dei tifosi per l’arrivo di un top player del genere, è bene – per quanto appena ricordato – mantenere la giusta cautela e non crearsi troppe aspettative, almeno all’inizio, su un giocatore che, di fatto, è fermo da un anno. Certo, se la scommessa della società dovesse essere – anche parzialmente – vinta, ci si ritroverebbe in squadra un atleta che può spostare da solo gli equilibri della squadra. Il tempo, a differenza di quanto avvenuto con Samuels, è comunque dalla parte della società, che avrà certamente ricevuto rassicurazioni da parte di medici e dirigenti che hanno lavorato con Randle.

Di certo c’è che mai prima d’ora Brindisi aveva potuto contare contemporaneamente su due giocatori dal pedigree di Tepic e Randle, che assieme agli altri componenti del roster potranno davvero ambire a diventare una delle difese più entusismanti del campionato.

 

 

Andrea Pezzuto
Redazione
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1 COMMENTO

  1. Non mi fido mai dei giocatori con problemi fisici e di questa età poi;da brindisino spero di cuore che stia bene e faccia il suo gran campionato ma per ora starei con i piedi per terra e valuterei,se dovesse giocare
    dall’inizio,le sue reali condizioni.Comunque forza Brindisi!

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