BRINDISI – Nonostante la nota di smentita a firma del Capo di Gabinetto Nicola Zizzi, la polemica sulla missione a Rimini del sindaco Angela Carluccio e dell’assessore alla Attuazione del Programma Vito Carella non si è affatto affievolita. Tutt’altro. I consiglieri di opposizione, infatti, dopo l’articolo di newspam che denunciava fatti poco chiari rispetto alle effettive presenze presso l’”Hotel Corallo” di Riccione (https://www.newspam.it/il-sindaco-carluccio-e-lassessore-carella-a-rimini-per-ecomondo-la-missione-e-per-due-ma-il-comune-ha-pagato-per-4-persone-chi-erano), non hanno ritenuto soddisfacenti le motivazioni addotte da Zizzi che parlavano di un ‘refuso’ dell’albergo ospitante i due amministratori. Ma, soprattutto, avevano insistito sulla opportunità che fosse la Carluccio a dare spiegazioni o non altri. Ma il sindaco non parla. Ed allora, hanno deciso di presentare un esposto alla Procura della Repubblica di Brindisi, per denunciare quanto accaduto il 9 ed il 10 novembre scorso, nell’ambito della missione ad “Ecomondo” (Fiera internazionale del recupero di materia ed energia e dello sviluppo sostenibile). L’esposto è stato firmato e presentato stamattina, alle ore 9,30, dai consiglieri Riccardo Rossi, Giuseppe Cellie, Antonio Elefante, Nando Marino, Cristian Saponaro e Teodoro Scarano.
Il riferimento è alle note spese presentate dal sindaco dopo la missione e pubblicate in data 13 febbraio u.s. sull’Albo Pretorio del sito del Comune di Brindisi (che, poco dopo l’uscita della notizia, è stato ‘stranamente’ oscurato). Note spese che evidenziavano una serie di incongruenze sull’effettivo numero di presenze presso l’Hotel in cui ha alloggiato il sindaco e l’assessore la notte del 9 novembre 2016: quattro anziché due. Sulla fattura rilasciata dall’albergo, infatti, risultavano tre persone in una stanza (la numero 500) ed una quarta persona in una seconda stanza (che era sempre la n.500). Non solo. Dalle ricevute del casello autostradale si evinceva anche un ingresso a Civitanova Marche alle ore 17,00 del giorno 9 novembre, prolungatosi sino alle ore 19,00 dello stesso giorno. Una ‘tappa’ non prevista sull’itinerario Brindisi – Rimini che qualcuno, maliziosamente, ha addebitato alla presenza di un grosso outlet in zona. Ma se è vero, come ha scritto Zizzi, che erano solo la Carluccio e Carella in viaggio verso Rimini, è alquanto improbabile che i due si siano fermati a fare shopping. Ed è anche su questo aspetto che ha chiesto lumi il consigliere Nando Marino, il quale contestava anche l’addebito sul conto del Comune di un pocket coffe, come risulta dallo scontrino di un autogrill. Il capogruppo di Brindisi Bene Comune Riccardo Rossi e quello del PD Antonio Elefante, invece, in un’altra nota, chiedevano al sindaco di sapere cosa ci fosse andata a fare ad Ecomondo. In particolare, chiedevano di avere notizie dalla Carluccio sul perché si è recata alla Fiera accompagnata dall’Assessore all’Attuazione del programma Carella e non dall’Assessore all’ambiente che in quel momento era l’Avv. Silvestre. Non solo. Rossi ha fatto notare anche che, dalla determina n. 311/2016, si nota che il sindaco ha rendicontato solo il biglietto del parcheggio presso la Fiera e non quello di ingresso alla fiera stessa, ipotizzando (ed è la domanda che pone) se “era stata invitata ad Ecomondo da qualche azienda espositrice che Le aveva inviato quindi il biglietto gratuito d’ingresso”.
Tanta carne a cuocere, dunque. Al punto tale che, nell’esposto alla Procura, i consiglieri di opposizione hanno chiesto che venga fatta chiarezza sull’accaduto, perché – nonostante la nota di smentita/chiarimenti fornita lo scorso 14 febbraio dal Capo di Gabinetto, dottor Nicola Zizzi – si dicono poco convinti che sia stata illustrata la verità dei fatti; ed anzi, ritengono che sia stato detto il falso nel momento in cui si parla di ‘refuso’ da parte dell’albergo ospitante.
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Pamela Spinelli Direttore responsabile |