Mevoli (FdI): “La maggioranza Rossi sempre più risicata”

Cesare Mevoli

Ormai la notizia rischia di “non fare più notizia”: un altro pezzo della maggioranza di Riccardo ROSSI prende il largo a bordo di una scialuppa, abbandonando la nave che fa acqua da tutte le parti. Già in passato diversi consiglieri avevano pubblicamente affermato che non si riconoscevano nelle politiche di governo (sic) del primo cittadino, ed ultimo in ordine di tempo a questi si aggiunge il consigliere Guadalupi di Italia Viva. Noi non siamo tra quelli che considerano questa presa di distanza un “sommovimento elettorale” in vista delle elezioni Politiche del 25 p.v., riteniamo piuttosto che,-  basta girare in città per rendersene conto, –  non esiste bar, negozio, piazza, circolo , associazione o social , nei quali si discuta di Politica, dove gli sproloqui all’indirizzo di Sindaco e Giunta superano in un rapporto di 9 a 1 le timide difese dei pochi “aficionados” rimasti vicini a chi governa palazzo di città. Siamo chiari: non ci preoccupa la caduta totale di consenso di Riccardo Rossi e dei suoi, in primavera saranno i cittadini a spazzare via ciò che nessuno dice di apprezzare nel loro operato. Quello che maggiormente ci preoccupa è il rischio che si apra una sorta di “mercato delle vacche” e che ogni consigliere si senta autorizzato ad essere “il diciassettesimo consigliere” unico ed indispensabile, e che pur di restare attaccati alle loro poltrone alcuni potrebbero cedere a qualche “desiderata”, a beneficio di chi alza il ditino in consiglio, ma a discapito della città. Già in passato proponemmo a tutti, centrodestra in testa,  rimanente opposizione e transfughi, una mozione di sfiducia che avrebbe potuto mandare la città alle urne e risparmiarci qualche vicissitudine,-  tra piscine tolte e date, parchi urbani degni di sing sing in luogo di parcheggi dei quali la città abbisogna, e tanto altro,-  ma non fummo seguiti, probabilmente i tempi non erano maturi e chi occupava uno scranno non voleva metterlo in discussione. Oggi siamo a pochi mesi dalla scadenza naturale, e nel recuperare un po’ di tempo per Brindisi e i brindisini, anche i consiglieri coinvolti in scelte che a quanto pare non hanno vasto apprezzamento in città potrebbero “lavarsi la coscienza” davanti ai propri elettori, affermando di aver scelto la via delle dimissioni pur di mandare la città alle urne prima del tempo. Noi ci siamo: il nostro capogruppo già qualche mese fa, in aperta polemica col centrosinistra, seppe rinunciare all’incarico di vicepresidente del Consiglio comunale rassegnando le sue dimissioni: oggi è pronto a mettere la sua firma su una mozione di sfiducia, come primo o ultimo, secondo la volontà del resto dei firmatari.  Sarà la volta buona?

                                                                                            Cesare MEVOLI

                                                                                        Coordinatore Cittadino

 

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