BRINDISI – Un’altra tegola si abbatte su Markas, la ditta che si occupa del servizio di refezione scolastica. Difatti, dopo il reintegro di due dipendenti della stessa ditta che erano state licenziate ‘per giusta causa’ (ed ora reintegrata sul posto di lavoro e risarcita) a seguito di un episodio gravissimo, ovvero il rinvenimento di un verme all’interno di un piatto di tortellini in bordo servito ai bambini di una scuola elementare, adesso il Giudice del Lavoro ha adottato un ulteriore provvedimento: ha stabilito, infatti, che l’azienda debba pagare le differenze retributive maturate a tutti quei dipendenti che le avevano fatto causa, per un importo che si aggira attorno ai 100mila euro. Il tutto, a far data dal 15 gennaio 2015.
Non solo. L’avvocato Carmela Lo Martire – che è il legale che ha difeso i dipendenti Markas dall’inizio di questa storia – ha già comunicato al Comune di Brindisi i risultati del giudizio, chiedendo alla Amministrazione che si tenga conto dei risultati stessi negli eventuali bandi, al fine di tutelare le posizioni dei lavoratori.
Soddisfatta l’avvocato Carmela Lo Martire che ha difeso i dipendenti su tutti i fronti: “Le cose bisogna farle. Punto Questa è tutela dei lavoratori ed andava sicuramente fatta E fin quando non avranno tutto quello che è giusto che abbiano non ci si deve fermare”.
Soddisfazione viene espressa anche da Annarita Crudo, dipendente Markas e tra le più ‘agguerrite’ sostenitrici di questa battaglia: “Non avevo dubbi che prima o poi avremmo avuto giustizia: una certezza, questa, che abbiamo avuto solo noi. Ma il nostro coraggio e la professionalità dell’avv. Lo Martire è stato premiato. Un’altra battaglia è stata vinta contro Markas, con i giudici che hanno accolto i decreti ingiuntivi depositati dal nostro legale. I lavoratori avranno, quindi, diritto alle differenze economiche a partire dal 15 gennaio 2015, giorno del cambio da appalto da Cascina a Markas. Un ringraziamento va all’avv. Lo Martire e a chi, come me, ha creduto che bisognava ribellarsi ai giochi di potere”.