“Fra chiusure e accorpamenti, non resta molto della sanità pubblica, anche perché nel frattempo non è stata potenziata la sanità territoriale, per questo i pronto soccorso scoppiano e nei periodi intensi a Brindisi, ma non solo, non si trovano posti letto liberi. La storia della sanità regionale in Italia è tutta imperniata su un perverso dualismo tra uno Stato che decide del livello del finanziamento e le Regioni che decidono della spesa” così il candidato alla Camera per il Movimento 5 Stelle, Giovanni Luca Aresta, interviene in merito all’annosa questione “sanità” in Puglia.

“Il silenzio delle istituzioni, la generale inconsistenza della politica negli anni, ha troppo spesso generato indifferenza. Mi riferisco, solo per citare un clamoroso esempio, al silenzio “assordante” davanti a quello studio condotto dal 2001 al 2010 dall’Istituto di Fisiologia clinica del CNR di Lecce in collaborazione con quello di Pisa, in cui emerse un aumento delle malformazioni cardiache congenite nei bambini nati a Brindisi in quei dieci anni. Quel “silenzio” è a dir poco sconfortante, come ebbe a tuonare il prof. Giuseppe Latini, Dirigente medico in pensione del reparto di Neonatologia dell’Ospedale Perrino” ricorda Aresta.

“Occorre ripartire, perciò, con uno sviluppo del processo di tutela della salute dei cittadini, come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, nel rispetto della dignità e della libertà della persona. Garantire traguardi elevati di promozione, mantenimento e recupero della salute fisica e psichica e di soddisfacimento delle aspettative di salute della popolazione, senza distinzioni di condizioni individuali e sociali, promuovendo la solidarietà e la partecipazione. Una strategia di base che garantisca a tutti i cittadini accessibilità alle prestazioni sanitarie, che potenzi gli interventi di prevenzione e di riabilitazione, migliori la qualità delle prestazioni erogate, compreso l’informazione dell’utente, restituendo un’immagine che ispiri fiducia alle istituzioni sanitarie” ha spiegato il candidato che, come da programma del Movimento che rappresenta, sostiene la riorganizzazione della rete dei servizi sanitari, la crescita delle risorse umane, l’integrazione dei servizi sanitari con quelli socio assistenziali, gruppi di autoaiuto e famiglia allargata, volontariato organizzato e individuale e agli obiettori di coscienza.

“Si tratta di obiettivi e di interventi di natura strategica, che assumono significato nel medio e lungo termine che possano davvero migliorare la qualità della vita degli italiani” ha concluso Giovanni Luca Aresta.

CONDIVIDI

LASCIA UN COMMENTO