Lo Martire: “No al carbone nel porto di Brindisi per costruire il nostro futuro”

carmela lomartire
L'avv. Carmela Lo Martire

Unendomi a tante altre voci, sento la necessità di esprimere pubblicamente la mia contrarietà alla richiesta di benestare tecnico per attività portuali di sbarco di carbone fossile. Condivido le ragioni che hanno portato il sindaco di Brindisi a dire “no “al carbone da sbarcare e da smistare nel nostro scalo portuale. Contrarietà che il primo cittadino rinnoverà in occasione del tavolo tecnico convocato per venerdì prossimo, 6 settembre 2019, alle 10, dall’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico meridionale, dopo la richiesta presentata lo scorso 28 agosto dal legale rappresentante della società Sir spa di Brindisi.

La società Sir, infatti, committente dello stabilimento Arcelor Mittal di Taranto (ex Ilva), ha rappresentato la “necessità inderogabile – così si legge nella lettera inviata all’Autorità portuale – di assicurare allo stabilimento un rateo giornaliero di sbarco di materie prime, tra le quali il carbone fossile) di almeno 30mila tonnellate”.

Il porto di Brindisi, a quanto si apprende, è stato individuato come “infrastruttura necessaria a conseguire tale obiettivo minimo”, dopo il sequestro penale delle banchine del Quarto sporgente del porto di Taranto, concesse ad Arcelor Mittal. L’obiettivo della società, però, non coincide con quello della città di Brindisi, il cui futuro è legato ad un nuovo assetto dello scalo portuale che non può essere ipotecato con il riconoscimento dell’uso, sia pure temporaneo, delle banchine di Costa Morena Est e Costa Morena Testata Nord, così come chiesto dalla Sir. Si tratta, quindi, di un no in difesa del futuro, di un nocostruttivo, nella piena consapevolezza di ciò che è stato il passato e di quanto ancora Brindisi stia pagando per quelle scelte.

Brindisi ha necessità di chiudere una volta per tutte con il combustibile che tanto, troppo, ha sottratto alla città in termini di sviluppo. Quante occasioni sono state perse? Siamo stati soffocati dal carbone, ne abbiamo respirato polveri per chissà quanto tempo e molti di noi ne hanno pagato il prezzo. Ora basta.

La città ha bisogno di progettare il proprio futuro in maniera diversa, lontano dal carbone, e fa piacere constatare che il no al combustibile sia trasversale. E’ una battaglia che non può conoscere colorazione politica e che sono certa il sindaco porterà avanti con determinazione, con il sostegno che tutte le forze politiche brindisine sapranno dimostrare con i fatti nelle sedi opportune. Io ci sono .

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