“L’elefante ha partorito il topolino, o forse no?”

Comune di Brindisi

Un cittadino di Brindisi denuncia le difficoltà burocratiche incontrate nel tentativo di trasferire la propria residenza in un alloggio comunale. Nonostante la documentazione richiesta fosse già in possesso degli uffici, è stato necessario fornire ulteriori attestazioni, causando ritardi e disagi. Di seguito la lettera:​

E’ opportuno precisare, ancor prima di riferire questa breve storia, che non si vuole intraprendere alcuna polemica o critica nei confronti di amministratori o politici, ma solo esporre alcune difficoltà che un cittadino, purtroppo, deve subire a causa di una gestione forse discutibile della burocrazia del Comune di Brindisi.

Il protagonista di questa vicenda è un cittadino che, a seguito di regolare richiesta di cambio di residenza, si ritrova a dover affrontare una serie di dubbi adempimenti e difficoltà a dir poco discutibili, al fine di sperare di vedere la propria richiesta esitata.

Pare infatti che, nonostante non fossero state palesate all’utente, al momento della richiesta, particolari documentazioni da dover produrre, successivamente lo stesso si ritrova, a seguito di svariate richieste da parte di diversi uffici, a dover cercare e produrre carte su carte.

E’ opportuno precisare che l’alloggio in cui il cittadino cercava di avere la nuova residenza, è un alloggio facente parte delle case di proprietà del Comune di Brindisi, il quale in tempi recenti ha anche nominato un amministratore di Condominio ad hoc.

Orbene, vero che la copiosa documentazione da produrre riguardava anche adempimenti pagatori che il cittadino doveva dimostrare di aver compiuto, ma anche attestazioni da parte di terzi (in particolare del nuovo amministratore) e atti già in possesso degli uffici comunali, in quanto prodotti dagli stessi.

Perché quindi il Comune di Brindisi, nello specifico l’Ufficio Casa deve attendere la certificazione dell’Amministratore, quando ha già la documentazione in originale, che l’utente è in regola con i pagamenti?

Nonostante il cittadino, si sia prodigato, anche con certe difficoltà, nel reperire la diversa documentazione, lo stesso è costretto per mesi a dover tornare presso gli uffici per provare ad avere un qualche responso.

Da qui il tempo dedicato e la fatica richiesta, che un utente si ritrova a dover sopportare per un cambio di residenza

L’elefante ha partorito il topolino? Questa è la domanda? E sarcasticamente invito i lettori a provare a dare una risposta.

Lettera firmata

 

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