Lega Brindisi: “In consiglio comunale voteremo a favore della proposta di istituire il registro della bigenitorialita’”

In consiglio comunale voteremo a favore della proposta di istituire il registro della bigenitorialita nella Città di Brindisi.
Nonostante l’esistenza, in Italia, della Legge 54/2006, la cui ratio è, che in caso di separazione il figlio debba essere affidato congiuntamente, i dati ufficiali “dicono” una cosa differente. Secondo il Tribunale di Roma, in collaborazione con tutti i tribunali italiani, i figli che dovrebbero essere dati in affido condiviso, in realtà sono assegnati alla madre in oltre il 97% dei casi. L’istituzione del registro di bigenitorialita’, è, semplicemente, un ausilio, per riequilibrare questa situazione. In perfetto accordo con lo spirito e la lettera della Legge summenzionata, che garantisce al minore un rapporto continuato con ciascun genitore e relativo ramo familiare.
Il principio della bigenitorialita’ contemplato nel ddl Pillon n. 45, non fa altro che dare voce ad entrambi i genitori separati o divorziati, nella tutela ed educazione dei figli. Entrambi i genitori hanno il diritto a ricevere le medesime informazioni ad esempio la scadenza della carta d’identità del proprio figlio aiutandolo nel suo percorso di crescita all’interno della società civile. La madre ma anche il padre hanno il diritto-dovere di mantenere i propri figli all’interno della loro residenza e aver la possibilità di intervenire ed essere portati a conoscenza di qualunque comunicazione o probematica concernente i loro figli. Troppo spesso in questi anni abbiamo assistito all’esclusione del padre in materia di affidamento privilegiando le madri le quali hanno potuto rimanere nella casa familiare perché affiidatarie dei figli che per motivi pedagogici, si riteneva fosse giusto continuassero a rimanere nello stesso ambiente; di conseguenza le relative decisioni sono state assunte da queste ultime ignorando i padri. Abbiamo visto uomini ridotti in povertà senza una dimora, costretti a dare il mantenimento e impossibilitati non ad acquistare ma anche ad affittare una stanza, ridotti a dormire nelle proprie automobili. La tutela del minore, nonche’ il suo sviluppo psicologico, deve riguardare entrambe le figure genitoriali della madre e del padre salvo divieti stabiliti dal giudice e situazioni di pericolo. Il minore deve crescere avendo tutti e due i genitori come punti di riferimento. Purtroppo il concetto di autorità ormai è inesistente grazie a tanta cattiva pedagogia che ha destrutturato questo principio che vedeva nel padre la figura da combattere. In risposta a chi sostiene che il registro in questione non tuteli la donna, rispondiamo che non ci abitueremo mai alla contraddizione di una ideologia che non riesce a dare un’identità alla persona bensì la libertà di sentirsi uomo o donna, prescindendo dal dato ontologico, a seconda dei tempi, per cui oggi difendiamo le donne, domani le togliamo di mezzo per per dare spazio a due padri.
Giovanni Signore segretario cittadino Lega
Massimo Ciullo capogruppo consiliare Lega
Ercole Saponaro
consigliere comunale Lega

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