L’arte di comunicare l’arte. Considerazioni a margine di una conferenza molto speciale – di Gabriele D’Amelj Melodia

C’è modo e modo di parlare d’arte:c’è l’opzione professorale, quella divulgativa, e quella ad effetto (alla Sgarbi, tanto per capirci). E poi c’è il metodo Bozzi, felice sintesi metodologica che prende il meglio dai tre indirizzi base unificandoli in un peculiare, efficientissimo modello comunicativo. Colloquiale, profonda ma al tempo stesso chiara e “leggera” in senso calviniano, Giovanna Bozzi ha la nelle sue corde la dote naturale di incantare la platea con la quale, anche grazie ad un intelligente understatement, instaura subito un gradevole feeling. Il pubblico riceve così non solo informazioni ma anche emozioni, perché Giovanna riesce a trasmettere agli altri la propria carica emotiva, la sua particolare sensibilità di studiosa appassionata che riesce a“sentire”, oltre che a vedere, ogni espressione artistica in tutta la complessità socio-culturale.

La visione e l’interpretazione che ne consegue produce quindi una lettura globale, a tutto tondo, perché ogni autore, ogni opera, viene indagata con amore e sensibilità critica in ogni sua sfaccettatura contestuale. Il quadro che pian piano viene fuori non può allora che essere un assieme armonico ed esaustivo. La narrazione di Giovanna , abbondantemente suffragata dal corredo di immagini proposte sullo schermo dal suo inseparabile PC, si snoda attraverso un percorso ricco di notazioni, rimandi, incisi, citazioni, il tutto sviluppato tramite uno scrupoloso studio di preparazione e di approfondimento che si avvale delle c.d. “mappe mentali”, spesso elaborate in team con i suoi (fortunati) alunni. Ieri sera ci ha parlato di Cimabue, dei Pisano, di Arnolfo di Cambio, di Federico II e di Giotto, portandoci letteralmente per mano a scoprire la magica fascinazione delle sculture e degli affreschi del 200 e del primissimo 300 italiano, facendoci notare, attraverso l’osservazione di particolari illuminanti, il lento passaggio dall’arte greco bizantina all’arte “latina”, cioè moderna.
Ogni volta che si ha la fortuna di assistere a queste singolari forme di lectio soft proposte dalla nostra Giovanna, ci si alza poi dalla poltroncina con la medesima sensazione che si ha quando ai abbandona un desco in cui si è delibato ottimamente, senza crapule volgari. Il tempo è fuggito miracolosamente e si avrebbe ancora voglia di nutrirsi l’anima con quella manna che ristora e appaga. Ma il cenacolo è terminato e bisognerà attendere un’altra futura occasione.
Complimenti alla professoressa Giovanna Bozzi, docente di storia dell’arte presso il liceo artistico “R. De Simone“ di Brindisi, Art Director Brillant Brindisi, formatrice in vari progetti didattici, critico d’arte, animatrice culturale tout court. Complimenti anche al CRDD Marina Militare di Brindisi che organizza settimanalmente incontri culturali presso la sede di via Dei Mille,n.1. E complimenti anche al pubblico in sala che ha seguito la conferenza con partecipata attenzione, dimostrando che, se l’offerta è valida, i consumatori del prodotto culturale rispondono sempre bene …

 

Gabriele D’Amelj Melodia

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