BRINDISI – Si è svolta questa mattina la visita della Presidente della Camera Laura Boldrini alla Base di Pronto Intervento Umanitario delle Nazioni Unite (UNHRD), gestita dall’agenzia ONU World Food Programme (WFP) e ospitata presso la ex Base USAF di San Vito dei Normanni. Si tratta di uno dei poli di eccellenza del sistema delle Nazioni Unite, vera e propria piattaforma logistica al servizio dell’intera comunità umanitaria, ospitata da oltre due decenni sul territorio brindisino e finanziata dall’Italia e dalla sua Cooperazione internazionale.
Giunta alle ore 11 alla Base UNHRD, dopo la breve cerimonia di saluti, l’Onorevole Laura Boldrini ha visitato la nuova zona espositivo-didattica e il laboratorio in cui si testano nuovi prodotti utili nei contesti di crisi (dalle tende per immagazzinare gli aiuti evitando che si surriscaldino al sole ai contenitori per facilitare il trasporto dei beni umanitari e pronti per essere riutilizzati per altri scopi).
In apertura della visita, rivolgendosi alla platea di invitati, composta da autorità nazionali e locali e da una delegazione di studenti della città di Brindisi, la Presidente della Camera ha sottolineato come questa Base sia un “luogo che ci riempie d’orgoglio come Paese perché da essa partono i mezzi, gli aerei con gli aiuti umanitari più importanti. Possiamo dire che da questo posto si salvano migliaia di vite umane. Questo posto risponde alla vocazione italiana all’aiuto umanitario”.
Le ha fatto eco Ramiro Lopes da Silva, Vice Direttore esecutivo del WFP che, nel ringraziare la Presidente della Camera dei Deputati per la sua presenza a Brindisi, ha ricordato lo scenario di gravi crisi umanitarie in cui opera la Base UNHRD. “Mai come oggi, dobbiamo agire insieme e presto. Fra i servizi che il WFP mette al servizio della comunità internazionale, quelli di UNHRD svolgono un ruolo chiave al punto che sul suo modello sono sorte nuove basi umanitarie, nei diversi continenti, creando un vero e proprio network che è una componente fondamentale della risposta del WFP e della comunità internazionale alle crisi umanitarie”.
Che fame e conflitti siano in aumento lo conferma anche il rapporto sullo Stato della sicurezza alimentare e della nutrizione nel mondo 2017 di FAO, IFAD e WFP in cui si evidenzia come degli 815 milioni di persone che soffrono la fame oltre la metà (489 milioni) vive in zone di guerra. Se questo è lo scenario, decisivi sono la rapidità di intervento della Base UNHRD (24-48 dallo scoppio di una crisi) e la sua capacità di trovare soluzioni logistiche oltre che le migliori forme di approvvigionamento per conto di ben 86 partner (tra agenzie ONU, governi, organizzazioni non governative, ecc), caratteristiche che, come ha sottolineato la presidente della Camera, rendono questa realtà un polo di eccellenza nel mondo umanitario. Tra le più recenti missioni che hanno visto l’Italia e la Base di Brindisi protagoniste, vi sono l’invio in Messico di 12 tonnellate di aiuti per assistere le vittime del
terremoto, il materiale sanitario spedito in Libia per la clinica universitaria di Sabra e Chatila, i beni di prima necessità per i rifugiati Sud-sudanesi in Uganda.