La Cgil chiede la convocazione di un tavolo monotematico al Prefetto per combattere gli episodi di intolleranza

BRINDISI – Di seguito una richiesta di indizione di un tavolo rivolta dalla Cgil al Prefetto di Brindisi.

Ancora una volta richiediamo il Suo intervento perché siamo convinti che lo Stato sia l’unico deputato ad occuparsi della sicurezza dei suoi Cittadini.

Quello che abbiamo da sempre pensato potesse accadere, dopo le prime manifestazioni che attestavano la presenza su Brindisi di frange estremiste e violente è purtroppo realtà.

Già mesi addietro abbiamo manifestato dinanzi alla prefettura chiedendo un innalzamento del livello di attenzione per quelle frange razziste e xenofobe che timidamente si affacciavano in Città.

La stessa CGIL ne è stata vittima lo scorso 4 ottobre con l’affissione dinanzi alla propria sede di uno striscione a chiara matrice fascista e xenofoba, e con la successiva pubblicazione di un post rivendicativo ancor più efferato e diretto, poiché censurava la posizione assunta dal Segretario Generale rispetto alla realtà di Riace.

Adesso, dopo gli ultimi accadimenti di questi giorni, abbiamo la certezza che su Brindisi occorrano azioni mirate al ripristino dell’ordine e della sicurezza.

E con questo ci riferiamo chiaramente a tutti coloro che delinquono e non si mostrano rispettosi dei valori della democrazia e del rispetto per il prossimo.

Ed è per questo motivo che è ancor più censurabile chi, in un contesto democratico già provato come quello di Brindisi, addirittura semina terrore e si fa giustizia da solo.

A questo aggiungasi che queste ronde in genere sono mirate a ferire e reprimere chi non la pensa come loro, e strumentalizzano tutto quanto accada intorno, pur di dare sfogo alla violenza che è nei loro pensieri, quei pensieri xenofobi e razzisti.

Il tutto ovviamente commesso nella sciocca consapevolezza che con la violenza, la repressione ed il terrore ci si possa sostituire allo Stato ed agli Organi deputati alla sicurezza ed all’ordine pubblico.

Pertanto, poiché siamo in una Repubblica democratica e siamo fermamente convinti che chiunque eserciti violenza vada perseguito senza distinzioni di nazionalità, etnia, religione, colore della pelle, ma ritenendo che di questo debbano occuparsene le forze di polizia e non le ronde estremiste,

                                                                       CHIEDIAMO

che venga cortesemente convocato, con l’urgenza che la situazione richiede, un tavolo monotematico che possa esaminare ed affrontare la grave situazione di violenza, paura e terrore diffusasi in Città.

Distinti saluti.

  Il Segretario Generale

   Antonio Macchia

CONDIVIDI

LASCIA UN COMMENTO