La Casa dei Liberali sul reddito di cittadinanza

Carissimo direttore,

come ben sa il 28 Gennaio 2019 è stato approvato il Decreto di attuazione del reddito di cittadinanza ed  i liberali, ancor prima che venisse ratificato, quando  cioè il movimento 5 stelle ne iniziò a parlare,  tentarono con le proprie forze a disposizione  di opporsi a tale obbrobrio, perché ritenevamo che una cosa era aiutare i meno ambienti, una cosa era regalare denari pubblici a destra ed a manca. Senza infingimenti quella operazione finanziaria non fu altro che un voto di scambio.  

Prevedemmo ciò che i cittadini laboriosi  hanno scoperto, e  cioè che oltre il 50% dei percettori non hanno inteso e non intendono svolgere alcuna attività e che preferiscono prendere il reddito di cittadinanza, non lavorare o  lavorare in nero.

Si rammenta che molte  aziende l’estate appena passata hanno rasentato la chiusura dell’attività per mancanza di manodopera. C’è da dire ad onor del vero che qualche volta. veniva offerto ai percettori del RdC  una più che modesta  paga simile o al di sotto della cifra dello stesso  RdC.

I dirigenti statali e gli imprenditori hanno lanciato un allarme, chiedono che sia risolto, nell’immediato futuro, il problema della manodopera, delle figure tecniche e delle specializzazioni, altrimenti dicono che  molte aziende saranno costrette a chiudere; allo stesso modo la pensiamo noi liberali, bisogna programmare e programmare, il presente  e soprattutto il futuro.

La legge di bilancio ha confermato anche per il prossimo anno 2022 il budget per il RDC, anche se per i furbetti si inizierà a tagliare il RDC  in caso di rifiuto del lavoro, sino ad arrivare alla cancellazione dello stesso. Il progetto del Governo è quello di migliorare le attuali formule di contrasto alle frodi al fine di erogare il sussidio a favore di chi ne ha veramente bisogno.

Per cui, dopo quanto espresso,  riteniamo che  sia giusto ed opportuno che i percettori del reddito, fosse solo per moralitàe/o riconoscenza, restituiscano in lavoro ciò che percepiscono  e siano a disposizione dei sindaci per le evidenti necessità delle pubbliche amministrazioni e  aiutare a sconfiggere il degrado ed il verde selvaggio delle città con  turni di lavoro a titolo gratuito di 4 ore giornaliere.

A coloro che  non dovesse  andare tale soluzione, dovrebbe essere sospeso il reddito di cittadinanza.

La casa dei liberali

La Direzione

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