BRINDISI – Parte da oggi il viaggio dentro la New Basket Brindisi, a firma di Newspam.it. La nostra redazione, infatti, a cadenza settimanale, intervisterà, a tu per tu, tutti i protagonisti dell’Enel: giocatori, staff tecnico e dirigenza.

Questa settimana, abbiamo voluto iniziare con chi conosce bene l’ambiente cestistico brindisino, ovvero, il veterano Durand Scott, alla sua seconda stagione in maglia biancazzurra.

Scott, questo è il tuo secondo anno a Brindisi. Nella passata stagione entravi come sesto uomo, oggi sei nel quintetto base, punto fermo del roster e sei il quarto miglior realizzatore del campionato. Cosa è cambiato dall’anno scorso ad oggi?

“Quest’anno ho più libertà e possibilità di esprimere il mio gioco. Quindi, sono meno inquadrato in uno schema ed ho l’opportunità di esprimermi al meglio”.

Quindi, senti che Sacchetti ti dia più fiducia rispetto a Bucchi?

“Bah, la situazione è diversa rispetto all’anno passato. Non tanto perché abbiamo cambiato allenatore, ma perché l’anno scorso la squadra aveva bisogno di me più per altre cose. Anche perché c’era già Banks che aveva tanti punti nelle mani”.

Cosa ti piace della filosofia di Sacchetti? Un coach che ha vinto tutto e, quindi, sicuramente darà quel qualcosa in più ai propri ragazzi.

“Mi piace il fatto che dà la possibilità ai giocatori di muoversi liberamente all’interno di uno schema. Uno schema impostato sì, ma non troppo ristretto. Così mi trovo a mio agio. La sua più grande qualità è che fa mantenere la calma ai suoi giocatori. Ogni giocatore, quando gioca, non pensa ‘adesso sbaglio’ oppure ‘ora mi toglie’. Siamo tutti più sereni, liberi di muoverci e rilassati, senza ansie”.

L’anno scorso, in 26 gare hai totalizzato, comunque, 350 punti. Quest’anno, dopo 7 partite, sei a 125. Hai una media di valutazione italiana pari a 21.0 e 0.97 quella europea. Ti aspettavi questa tua esplosione?

“Tornando a Brindisi, il mio obiettivo era quello di migliorare. Ho lavorato duramente per tutta l’estate, quindi, in un certo senso, me l’aspettavo”.

Ti piace di più l’Enel dell’anno scorso o quella di quest’anno?

“(Sorride, ndr) Sicuramente quella di quest’anno”

Tu che sei dentro la squadra, vedi tutti i giorni i compagni allenarsi, quali sono le reali potenzialità dell’Enel? Pensi che l’obiettivo siano i play-off, oppure la salvezza, così come dichiarato dal presidente Nando Marino nel pre-campionato?

“Sicuramente ci salveremo. Il nostro obiettivo non è solo raggiungere i play-off all’ottavo posto, ma saremo addirittura in una buona posizione in classifica”.

Chi è Durando Scott? Insomma, quando non ti alleni, cosa ti piace fare? Hai hobby?

“Quando non mi alleno, la maggior parte del tempo sono a casa, mi rilasso o comunque, sono a fare terapie per il mio corpo, in modo da essere sempre allenato ed in forma”.

Dicevamo, sono due anni che sei a Brindisi; come ti trovi e cosa ti piace della città?

“Ovviamente mi piace questa città. Se non mi fosse piaciuta non sarei mai tornato. La cosa migliore di Brindisi? Certamente le persone”.

E della cucina brindisina cosa ti piace?

“Si mangia molto bene. A me, però, fa impazzire il riso bianco col parmigiano”

Quale è stata la tifoseria più calda con cui hai avuto a che fare e come ti trovi con i tifosi brindisini?

“I tifosi dell’Apoel Tel Aviv sono quelli più ‘pazzi’; hanno un tifo molto caldo. Ora Adrian Banks gioca lì. I tifosi brindisini supportano sempre e molto bene la squadra. Con loro al nostro fianco avremo molte più opportunità quest’anno”.

In un futuro, prossimo o lontano, dove ti vedi? A Brindisi o altrove?

“Onestamente non posso dire dove sarò, perché non lo so. Però, se c’è l’opportunità di rimanere a Brindisi, rimango molto volentieri, perché sto bene qui”.

Quindi, vorresti indossare la fascia da capitano?

“Certo che sì. Sono pronto. Appena Cardillo va via, la indosso io (ride di gusto, ndr)”.

Tommaso Lamarina
Redazione

LASCIA UN COMMENTO