Il “Fazzi” di Lecce Centro di eccellenza nazionale per trattamento patologie tumorali di fegato e pancreas grazie al ‘super chirurgo’ Marcello Spampinato

LECCE – Il reparto di chirurgia generale dell’Ospedale Vito Fazzi di Lecce, grazie all’arrivo del “Super Chirurgo” Dott. Marcello Spampinato, ha raggiunto livelli inimmaginabili tanto da poter, ad oggi, esser considerato un eccellenza nazionale, al pari di strutture come l’Ospedale San Raffaele di Milano e il Centro Pancreas di  Verona.

Una vera escalation di successi quelli ottenuti da Spampinato, il quale, grazie anche all’aiuto della validissima equipe ereditata dal suo predecessore, è riuscito ad eseguire, in soli due mesi, ben 195 interventi chirurgici interventi chirurgici, di cui 82 operazioni estremamente complesse per patologie tumorali, in particolare quelle di oncologia pancreatica, e 51 interventi urgenti. Quasi la metà delle operazioni chirurgiche (43 percento) è stata quindi riservata agli interventi oncologici.

I dati sulla chirurgia pancreatica sono quindi significativi e consentono all’Ospedale Vito Fazzi di collocarsi al livello dei primi centri specializzati sul panorama nazionale: difatti, l’obiettivo da raggiungere per essere classificati in alta posizione oscilla tra i 30 e i 50 interventi annui.

La lungimiranza del Direttore Generale della ASL Lecce, Dott. Ottavio Narracci, ha colto nel segno ed infatti grazie alla decisione di scegliere il Dott. Spampinato come direttore dell’ Unità Operativa Complessa di Chirurgia Generale, l’ospedale del capoluogo salentino è ormai considerata una struttura d’eccellenza, concorrenziale rispetto ad altre realtà già affermate nel territorio nazionale.

Grazie all’arrivo del Dott. Marcello Spampinato, moltissime famiglie potranno affrontare con maggiore serenità – e soprattutto in casa propria – la difficile battaglia contro patologie tumorali estremamente gravi e complesse come quelle trattate presso l’Ospedale Vito Fazzi.

La capacità di innovazione del “Vito Fazzi” è testimoniata da altre esperienze. I chirurghi leccesi hanno infatti operato 30 pazienti con tumori colon-rettali, tutti in laparoscopia e con l’impiego della tecnologia 3D e della fluorescenza mediante il verde d’indocianina, iniettato per via endovenosa che, attraverso l’uso di una speciale fotocamera a infrarossi, consente interventi ad alta precisione sugli organi colpiti.

Tra i vantaggi dell’impiego di questa tecnologia all’avanguardia si contano anche la riduzione delle complicazioni per il paziente e tempi di recupero dell’intervento molto più rapidi. Le giornate di degenza per i pazienti affetti da neoplasia del colon e retto oggi non superano i 4-5 giorni: la media si è ridotta addirittura del 50 percento.

L’equipe del dottor Marcello Spampinato ha innalzato anche il livello di difficoltà degli interventi, come testimoniano le tre resezioni oncologiche multiviscerali, con asportazione di tre o più organi. “L’équipe chirurgica multidisciplinare dedicata, infatti, consente un elevato numero di interventi sui tumori, in particolare quelli del pancreas, grazie alla compresenza di tutte le competenze ed esperienze necessarie – spiegano dalla Asl di Lecce -: il chirurgo epato pancreatico, l’endoscopista interventista in grado di risolvere problemi prima e dopo l’intervento, la radiologia interventistica per gestire le eventuali complicanze e, naturalmente, la presenza fondamentale della rianimazione e del gruppo multidisciplinare oncologico epato-pancreatico. Con queste basi, siamo certi che tutti coloro che purtroppo sono affetti da tali gravi patologie, decideranno di curarsi in casa propria senza dover far più ricorso ai – purtroppo numerosi – viaggi della speranza”.

3 COMMENTI

  1. Ho avuto la fortuna di conoscere e lavorare sotto la direzione del Dott. Ottavio Narracci, devo dire che la prima cosa che salta agli occhi è la capacità organizzativa, la lungimiranza in aggiunta ad una grande professionalità. Complimenti per la scelta del dott. Marcello Spampinato che porterà lustro alla nostra sanità pugliese. Ad maiora.
    Nanda Lo Giudice

  2. Gentilissimi , sono in cura presso l’ospedale Humanitas di rozzano per una serie di tumore endocrine al fegato “tumori secondari ,” quello primario era collocato all’intestino Ileo , asportato nel dicembre del 2011. Sono stato sottoposto a radioterapia metabolica effettuando 5 trattamenti . Solo recentemente , con stabilità di malattia mi è stato proposto degli interventi di Tea , eseguiti da un radiologo interventistica . Chiedo cortesemente se questi interventi possono essere eseguiti con l’infusione della sostanza fluoroscente del VERDE DI INDOCIANINA ”
    Cordialmente
    Antonio Romano. Tel .335 8362961.

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